Impianto rifiuti di Rovereto, la Procura ci mette il naso

Aperto un fascicolo sugli odori insopportabili che arrivano dal Navicello


Giancarlo Rudari


ROVERETO. La puzza che arriva dal Navicello e ammorba la città infastidisce e preoccupa anche il procuratore capo della Repubblica che ha aperto un fascicolo. Dal punto di vista penale si tratta di una pre inchiesta destinata con tutta probabilità a sfociare in un'indagine vera e propria con l'obiettivo di individuare eventuali responsabi delle emissioni odorose.

Nonostante varie proteste e interrogazioni in Comune e in Provincia non si è ancora riusciti a mettere fine, o quantomeno a limitare, gli odori originati dal depuratore e dall'impianto di compostaggio della Pasina al Navicello e forse anche dalla discarica ai Lavini. Odori che ammorbano non solo la zona di Sacco e tutta l'area industriale (Millennium center compreso), ma che sempre più di frequente arrivano anche in centro città rendendo l'aria irrespirabile.

Si tratta solamente (si fa per dire...) di puzze innocue (ma non alle narici) o di inquinamento vero e proprio? C'è da preoccuparsi degli odori persistenti o anche delle conseguenze sulla salute? La questione non è di poco conto anche se pare che le emissioni non siano legate alla tossicità dei vari composti maleodoranti che in ogni caso arrecano disturbi di non poco conto.

Un problema di natura sanitaria che rimane irrisolto nonostante le promesse e gli impegni a trovare una soluzione definitiva. Esposti, denunce, segnalazioni circoscritte da parte di singoli cittadini, comitati di residenti o associazioni potrebbero dunque dare il via ad un'indagine della Procura della Repubblica sensibile ai problemi di carattere ambientale. Un primo passo importante, con l'apertura di un fascicolo, il Procuratore capo Rodrigo Merlo comunque l'ha già compiuto.

Scarsi (se non nulli) risultati, invece, per limitare le emissioni nonostante la Provincia abbia imposto alla Pasina, con l'ampliamento dell'impianto, nuovi filtri per abbattere gli odori. Un paio di settimane il problema era stato al centro di un vertice tra il sindaco Andrea Miorandi e il vicepresidente della Provincia Alberto Pacher per mettere a punto nuovi interventi tampone con l'obiettivo di spostare tutti gli impianti in un'area lontana dalle abitazioni e dalle industrie. Tempi lunghi e intanto la puzza persiste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano