Il volontario, dal Cinformi a Pronto Pia

Trento. Michele daves ha iniziato la collaborazione con pronto pia durante il lock down e ora prosegue alla guida del furgone per le consegne di pacchi viveri che il comune, in collaborazione con gli...



Trento. Michele daves ha iniziato la collaborazione con pronto pia durante il lock down e ora prosegue alla guida del furgone per le consegne di pacchi viveri che il comune, in collaborazione con gli alpini, svolge grazie ai volontari. quarantenne, michele non è nuovo al volontariato: collaborava già con atas (associazione trentina accoglienza stranieri) e al momento, essendo disoccupato, si impegna sia nell’associazione “il gioco degli specchi” sia con pronto pia, la rete cittadina che coordina l'assistenza agli anziani e alle persone fragili. «consegno i pacchi di viveri e, girando per la città, si vede che si sta iniziando a ripartire - racconta lui in una nota diramata dal comune -. le persone che aiutiamo sono sempre le stesse. le richieste di aiuti alimentari sono salite all’inizio dell’emergenza, ma ora sembra si siano stabilizzate. si vedrà nei prossimi mesi se le conseguenze economiche della chiusura porteranno a un maggior bisogno anche di beni di primaria necessità». ecco come ha iniziato a collaborare con pronto pia: «all’inizio mi ero iscritto nella lista per consegnare spese e farmaci, poi mi hanno contattato per le consegne del banco alimentare. nel primo periodo di chiusura totale siamo stati coinvolti perché gli alpini avevano bisogno di supporto nelle consegne. al furgone degli alpini si è poi aggiunto quello delle attività sociali del comune. è tutto raddoppiato anche perché prima la gente andava al punto di recupero a prendere il pacco, poi non è stato più possibile. l’emergenza non è finita, è meglio recapitare le spese nel giroscale senza far uscire le persone». per lui, è un’esperienza positiva. «da queste settimane di volontariato - racconta - mi porto via la gratitudine di una buona fetta dell’utenza. ci ringraziano come se fossimo noi a donare il pacco dei viveri, in realtà noi lo consegniamo e basta, è il banco alimentare che li prepara e raccoglie le offerte. alla fine della giornata ho la consapevolezza di aver fatto una cosa utile per la mia comunità». prima, michele lavorava con i migranti. «nel servizio assieme agli alpini ci siamo trovati in molti ex-operatori del cinformi. chi lavora nel sociale è gente che ha a cuore tutta la comunità, tutti quelli che ne hanno bisogno, non una sola categoria».













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