Il tavolo da 100mila euro abita ad Arco
Costruito con briccole veneziane e acciaio, firmato da un designer famoso, è esposto in un negozio di arredamento
RIVA. Da bambini sul tavolo della cucina, oltre che mangiarci ovviamente, ci facevamo i compiti per scuola e la mamma impastava la pasta fresca. Nella cinematografia tra i più famosi c'è senza dubbio quello che tra sbuffi di farina ha visto Jack Nicholson e Jessica Lange («Il postino suona sempre due volte») dar vita ad una delle scene più erotiche del grande schermo. Il tavolo, fatto di qualsiasi materiale, accompagna la vita dell'uomo dalla notte dei tempi. Questo, che si trova in esposizione presso l'azienda Del Fabbro arredamenti, ha un qualcosa in più di tanti altri: costa su per giù centomila euro. Si chiama “Riflessi in laguna” ed è realizzato dalla brianzola Riva 1920, ovviamente è un pezzo unico: il piano è costruito con le affascinanti tavole delle “briccole”, i famosi pali veneziani, mentre l'importante base è di acciaio inox specchiato.
Ecco la motivazione del nome, la storia di quei legni riflessi nella laguna. Con i suoi quasi cinque metri di lunghezza non entra certo in un bilocale, peraltro potrebbe avere lo stesso prezzo, ma del resto ha un costo che fa selezione da sé. «Per la nostra azienda – ci spiega con orgoglio Gianni Del Fabbro – ospitare un tavolo così è un vanto. Tra soli tre anni festeggeremo il secolo di attività, proprio come la Riva1920 che ci accomuna per passione ed esperienza. Non è per tutti, vero, ma chiunque può venire a trovarci per vedere questa opera unica, una ricerca dell'emozione, quel qualcosa in più che fa la differenza». Siamo riusciti, cosa non facilissima, ad intervistare patron Maurizio Riva ed ecco cosa ci ha raccontato.
Come nasce l’idea di usare le Briccole?
«Nasce nel 2010, in seguito all'incontro con l’architetto Matteo Thun ed un produttore di briccole. Prima di allora non le conoscevo, ma da subito mi sono appassionato a questo legno e sono partito alla volta di Venezia alla ricerca di questi pali lavorati dalle teredini marine, molluschi dalla forma allungata che lasciano il segno del loro passaggio e che scolpiscono i pali attraverso un lavoro fatto di buchi tondi perfetti, che vanno a creare disegni e sagome molto suggestivi. Per la presentazione di questo grande progetto, mi sono avvalso dell’importante e fondamentale impegno di 33 nomi importanti appartenenti al mondo del design, moda ed arte contemporanea. A loro ho chiesto di interpretare questo fantastico legno attraverso una collezione di arredi che vuole essere insieme celebrazione di un materiale di riuso e tributo alla città di Venezia».
E l’unione con l’acciaio?
«La briccola è un materiale di riuso che ha la possibilità di vivere la sua terza vita: come pianta di quercia, in laguna per segnare le vie d’acqua, la terza come complemento d’arredo. Si tratta di un’opera d’arte della natura ed è per questo che l’abbinamento con l’acciaio scolpito dall’artista Helid Xhixha mi è parso il connubio perfetto».
Un pezzo unico da 100 mila euro a chi si rivolge?
«Sicuramente si tratta di un pezzo particolare e non per tutti, alla base della propensione all’acquisto vi è sicuramente la ricerca di un pezzo esclusivo ed unico realizzato ad hoc per il cliente».
Chi lo acquisterà si porterà a casa un pezzo di design ma anche di storia.
«Si tratta di un arredo a metà tra design e arte, tradizione ed innovazione, artigianalità e tecnologia».
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