Il professionista con un etto di coca
Insospettabile consulente fiscale arrestato dalla polizia mentre tornava in auto con la droga: sniffavo in casa da solo
TRENTO. Stava sfrecciando a 130 all’ora sulla sua Toyota Rav4 sulla statale della Valsugana, quando gli uomini della squadra mobile di Trento si sono insospettiti e lo hanno inseguito. Lui è un consulente fiscale e tributario di 57 anni trentino purosangue che vive ain collina, G.C. le sue iniziali. Stava tornando da Padova e poi ha detto che aveva fretta perché voleva andare a pescare sul Brenta. E proprio lungo il fiume martedì pomeriggio lo hanno raggiunto gli uomini della squadra mobile della polizia trentina. Gli hanno chiesto i documenti e, visto il suo comportamento sospetto, hanno lo hanno perquisito e hanno perquisito anche la sua auto. Con grande stupore hanno trovato un pacchettino con 102 grammi di cocaina. Il consulente non ha neanche finto di cadere dalle nuvole. Ha subito detto che quella droga era per il suo uso personale e che era andato a comprarla a Padova da dove stava tornando. Non si era neanche preoccupato di nasconderla. La teneva nella tasca della giacca. L’uomo ha spiegato di essere un consumatore abituale. Quel carico lo aveva pagato 4 mila euro in contanti e aveva deciso di approvvigionarsi per un po’ di tempo. Gli agenti lo hanno subito portato in Questura. Qui hanno potuto constatare che il consulente è del tutto incensurato. Non ha neanche un precedente penale. Il consulente è stato arresttao e messo ai domiciliari. Ieri è comparso davanti al giudice Guglielmo Avolio per il giudizio per direttissima. Ha spiegato di essere un consumatore piuttosto abituale. Ha confessato che, in casa, aspetta che la moglie e i figli vadano a dormire per sniffare cocaina. ha anche aggiunto di non aver mai ceduto la droga ad altri e di averla pagata con soldi risparmiati. Il giudice, però, non ha creduto a questa versione. Così l’uomo, difeso da Paolo Mazzoni è rimasto agli arresti domiciliari. Il sospetto è che il consulente fiscale non si limitasse a consumare tutta quella droga, ma la vendesse a persone del suo stesso giro, a manager, imprenditori e professionisti come lui. Il suo arresto, quindi, apre uno squarcio su una realtà che in molti immaginano anche a Trento, ma che non viene mai alla luce. Anche a Trento, come del resto in altre città, c’è il sospetto che il consumo di cocaina sia in forte aumento. Ma gli insospettabili non vengono presi spesso. Per questo adesso le indagini della polizia andranno avanti.