Il primo teatro «laico» alzò il sipario 100 anni fa

Nel marzo 1914 aprì i battenti in piazza Municipio l’«Amedeo» che chiuse nel 1941 Ad inaugurarlo a Pergine, in pieno clima irredentistico, fu la Banda sociale


di Roberto Gerola


PERGINE. Sono passati un po’ in sordina i precedenti storici relativi alla struttura del teatro comunale inaugurata nel settembre scorso. Su questa pagina era stata pubblicata la “storia” recente di come il teatro comunale era nato: promotori nei primi anni ’70, cronologia degli eventi burocratici, progetti, modifiche, finanziamenti, appalti. Ma dei trascorsi sulle strutture teatrali che avevano preceduto quella attuale, nulla. Solo ora anche per le ricerche effettuate si possono stabilire, oltre a una serie di date che si rincorrono con una certa scadenza, i precedenti di questo servizio culturale e sociale nei confronti della comunità.

Praticamente solo un secolo prima dell’attuale teatro, Pergine poteva contare sul primo teatro “laico”: era il 1914 e per la festa di San Giuseppe con due intense giornate di celebrazioni, venne inaugurato in piazza Municipio, il teatro Amedeo (aperto tuttavia il 1° maggio successivo). Era stato ricavato nell’ esistente palazzo Gramatica che si fa risalire al XVI secolo. Era un edificio libero su tutti i quattro lati con cortile posteriore. Fu solo per realizzare il teatro (da parte di Amedeo Gasperini) che si aggiunse la parte posteriore e si modificò l’interno. L’inaugurazione fu tutta perginese. Protagonista fu la Banda sociale di Pergine con coro e soprano e sul palco andò in scena il celebre “Pensierino”, l’operetta del maestro Giovanni Serra. E le notizie relative a quell’evento provengono dall’ambiente bandistico con l’architetto Renzo Giovannini (per molti anni bandista) che è riuscito a recuperare notizie dagli anziani della Banda. Si narra ad esempio, che le autorità dell’Imperial regio governo austriaco avevano fatto pressioni affinché fossero loro a inaugurare il teatro (durante la Grande Guerra, il locale al piano terra era adibito a “K.u.K: Kino”, sala cinematografica per i soldati). Ma in Amedeo Gasperini trovarono un irredentista che si oppose decisamente e (pare) disse: «Qui siamo italiani e saranno gli italiani a inaugurarlo». E così fu che il 18 e il 19 marzo di un secolo fa, aprì il “Teatro Amedeo”. Non avrà vita lunga. Venne chiuso come tale nel 1941 (meno di 30 anni dopo) anche se rimase in attività come sala da ballo fino al 1954. Vi si tenevano i balli della Banda, della Sat, dei pompieri. La gente vi partecipava per beneficienza, per raccogliere fondi a vario titolo: “ricchi premi e cotillons” si diceva un tempo.

Quindi, attenzione alle date: 1914 - 1954. Ma ancora, il primo teatro (di matrice cattolica) a Pergine risaliva a 30 anni prima (1883) era all’oratorio Don Bosco, voluto dalla parrocchia e realizzato dai perginesi. Passeranno appunto 30 anni per veder realizzato un teatro “laico”. Ufficialmente fu chiuso nel 1941. Nel frattempo, gli ultimi gestori (i fratelli Rodolfo, Giulio, Guido, Mario, Alfredo, figli di Clemente Andreatta) chiesero (era il 1936) di poter realizzare un cinema (in piazza Garibaldi) sotto l’alto patronato dell’Opera Nazionale Dopolavoro. Il progetto fu di Eduino Maoro e nell’inverno 1938 aprì il Cinema Impero che diverrà nel 1945, Supercinema che chiuse a fine1981. La struttura, ora del Comune, sarà demolita per costruire la biblioteca.













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