dopo lo strappo in coalizione, divergenze sul da farsi 

Il Patt ora pensa al programma 

Il vice segretario Marchiori: «Torniamo alla nostra identità»



TRENTO. Via alla commissione incaricata della stesura delle linee programmatiche del Patt in vista delle provinciali di ottobre. All’incontro, coordinato dal Vicesegretario Simone Marchiori, hanno preso parte docenti universitari, amministratori, professionisti ed esperti in vari settori: «Il Patt prosegue così con determinazione il suo lavoro di avvicinamento alle elezioni puntando l’attenzione sulle linee programmatiche e sulla visione di futuro. “Come autonomisti – commenta Marchiori - vogliamo interpretare questa particolare fase della politica trentina con responsabilità, impegno e passione. Il Partito, che in questo momento si sta dimostrando sempre più unito nella strada da percorrere, intende così rispondere alle aspettative dei tanti trentini che vogliono una politica incentrata sulle idee. Il Patt in deve partire dalla sua identità per puntare sulla specificità che distingue in positivo il Trentino dalle altre regioni. Se parliamo di futuro, non possiamo che immaginare la nostra come una terra autonoma che abbia la conoscenza come sua parola chiave, come strumento per collegare l’identità con l’innovazione territoriale, tecnologica e sociale”». Intanto dopo lo strappo al tavolo di coalizione, sul prossimo vertice di lunedì le opinioni non collimano. Se il capogruppo Ossanna due giorni fa assicurava che il Patt sarà presente, il segretario Panizza frena: solo se ci sarà il via libera al Rossi-bis. E il governatore, a domanda risponde: «Io mi occupo di contenuti».













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