«Il caro parcheggi, mazzata per i negozi»

Piffer (Uct) e Roman (Confcommercio): scelta sbagliata in un momento di crisi, il Comune non ci ha nemmeno coinvolto


di Giuliano Lott


TRENTO. Non l’hanno presa bene, i rappresentanti del commercio. Il rincaro dei parcheggi di prima e seconda corona annunciato dall’assessore Michelangelo Marchesi è secondo Massimo Piffer (Unione commercio e turismo) e Luca Roman (Confcommercio) un colpo basso per i negozianti del centro storico. «Capisco bene le dinamiche e i ragionamenti dell’assessore - sbotta Piffer - ma da presidente dell’organizzazione che raggruppa il terziario contesto il metodo, perché certe decisioni vanno concertate con le associazioni di categoria e non imposte dal giorno alla notte con una delibera di giunta. E anche il merito, perché in un momento di crisi, di calo dei consumi, di crollo del potere d’acquisto, imporre un ulteriore costo a cittadini e turisti significa solo sfavorire il commercio. Scelte come queste si possono praticare quando le cose vanno bene, quando l’economia “tira”, non quando la gente fra fatica ad arrivare a fine mese e il commercio soffre. Sapete che battuta gira in centro? “Parcheggi a un euro e 80 centesimi? Basta non andare in centro”. Certo, è solo una battuta, ma credo che la tendenza sarà proprio questa». Stessa opinione espressa da Luca Roman: «Sono scelte che non favoriscono il centro storico, ma semmai i centri commerciali. Già trovare un parcheggio in città è un’impresa di estrema difficoltà, per giunta quando lo si trova lo si deve pagare a caro prezzo. In un momento così difficile per il commercio la strada da prendere era di tutt’altro segno: aumentare i posti auto, abbassare le tariffe della sosta e favorire l’ingresso dei turisti e dei visitatori con bus navetta gratuiti. Per noi questi rincari rappresentano un ulteriore aggravio. Molte persone decideranno di orientarsi verso i centri commerciali, dove perlomeno il posto auto è gratuito, piuttosto che pagare una nuova gabella». Piffer osserva che mentre l’opinione pubblica si straccia le vesti per l’aumento del caffè di 10 o più centesimi a fronte «di spese in continuo aumento e di tariffe elettriche salite del 30%, Marchesi che in questo modo in città ci può andare solo chi ne ha davvero bisogno. Cosa significa? Che l’accesso alla città è un privilegio dei soli ricchi?» L’assessore Marchesi difende le sue scelte perché permettono di dirigere in maniera migliore i flussi del traffico, soprattutto quello parassitario di chi gira per ore in cerca di un posto auto, e sostiene che la stessa strategia è già stata adottata con successo da molte città italiane ed europee. «Aumentare il costo orario della sosta è una scelta ideologica. É vero che nei parcheggi di struttura e alcuni più periferici la tariffa è rimasta invariata o è addirittura scesa, ma da lì per arrivare al centro serve almeno un quarto d’ora, e altrettanto per tornare alla macchina. Intanto il tassametro gira. Quindi questa convenienza teorica viene vanificata nei fatti. Mi chiedo cosa stia facendo l’assessore allo sviluppo economico. In centro vediamo sempre più degrado, sporcizia e serrande abbassate». Roman non si arrende, vuole ridiscutere le tariffe con la giunta. «Posso capire che i rincari siano indispensabili per le casse del Comune, ma questo non è andare incontro alle imprese in grave difficoltà». L’unico aspetto su cui entrambi concordano è che i maggiori incassi vengano impiegate per migliorare il trasporto pubblico. «Ne beneficeranno i cittadini, ma i turisti andranno da un’altra parte».

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