I negozianti esclusi studiano un esposto
Non sono stati coinvolti nella consegna dei sacchi: «Procederemo per concorrenza sleale»
ROVERETO. Perché la distribuzione dei sacchi verdi viene effettuata soltanto nei supermercati della Cooperazione e nei Poli? E’ la domanda che si pongono, ma soprattutto la rivolgono a Comune e Dolomiti energia, i titolari dei supermercati esclusi. I quali ora stanno valutando la possibilità di presentare un esposto per concorrenza sleale. «Sono state scelte due insegne trentine escludendo completamente altre insegne: è una cosa vergognosa» afferma Davide Martini del gourmet store Buonissimo e dei supermercati Sisa. «Mi arrivano i miei clienti per chiedermi dove ritirare o acquistare i sacchi. E con un certo imbarazzo sono costretto a rispondere che qui non si trovano e devono andare a ritirarli altrove. Sembra che noi non siamo in grado di fornire un servizio al cliente. Questo è un danno di immagine e non è certamente per colpa nostra. Ma c’è anche un aspetto economico, se vogliamo: il cliente che va al supermercato per ritirare i sacchi probabilmente già che c’è fa anche la spesa. In questo momento di difficoltà economiche e a fronte di un lavoro e un investimento nel marketing dobbiamo a malincuore dirottare altrove i nostri clienti» dice Martini.
«Anche noi paghiamo le tasse, l’energia e i rifiuti... perché discriminarci in questo modo? Perché non siamo stati contattati? - prosegue Martini - Mi sono rivolto anche agli uffici comunali per capire se era possibile avere i sacchetti: “Spiace, mi è stato risposto, non possiamo far niente. Per le prossime consegne vi contatteremo”Il problema è ora, non tra un mese...»
Dello stesso tono anche Luca Moscatelli, titolare della Despar di Marco: «Un comportamente vergognoso: con quale criterio è stata stilata la lista dei supermercati favorendone alcuni rispetto ad altri? Comune e Dolomiti energia non possono permetterselo. I clienti si rivolgono a me per questi famosi sacchi e io faccio la figura di quello che non vuole tenerli, ma se non ci sono la colpa non è certamente mia. Hanno fatto una cavolata: prima di partire si doveva organizzare meglio il servizio con una distribuzione che coinvolgesse tutti i supermercati. Invece non c’è stata alcuna collaborazione».
Il negoziante di Marco, che inutilmente per più volte ha provato a contattare il numero verde di Dolomiti energia, sottolinea la gravità dell’esclusione: «Inutile negarlo: qualcuno è stato favorito. Spero che l’Unione prenda una posizione seria con un esposto»(g.r.)