Ghanese accusato di stupro si nascondeva in un hotel 

Fermato a Trento il giovane sospettato di una violenza avvenuta a Reggio Emilia La sua fuga è durata 36 ore. Avrebbe picchiato ed abusato di una quarantenne 



TRENTO. È stato fermato in un albergo di Trento il presunto autore di un episodio di violenza sessuale avvenuto la scorsa settimana nella zona delle ex Officine Reggiane di Reggio Emilia. L’uomo, Richard Kyeremeh un giovane di 20 anni, regolare, di nazionalità ghanese, si trova ora in carcere. La sua fuga è durata 36 ore.

L’operazione è stata possibile grazie all’ intervento del personale della Squadra Mobile e dell’Arma dei Carabinieri di Trento. In poco tempo l’uomo è stato identificato. A suo carico, la Squadra Mobile reggiana aveva raccolto gravi indizi in ordine al reato di violenza sessuale consumata, la notte del 25 luglio, nell’area delle ex reggiane. Vittima una giovane dell’est Europa.

La donna di 40 anni, originaria della Repubblica Ceca, aveva raccontato agli agenti di essere andata di notte nell'area abbandonata a cercare il suo ex fidanzato. Erano circa le 3 quando la donna, mentre camminava, sarebbe stata fermata e poi improvvisamente aggredita alle spalle. Agli agenti, che stanno tuttora indagando sui fatti, la quarantenne cecoslovacca ha quindi riferito di essere stata picchiata e violentata. A causa delle lesioni riportate quella notte, la vittima era finita anche in ospedale.

Il pubblico ministero Stefania Pigozzi ha emesso un decreto di fermo e il giovane è stato portato in carcere a Trento. Evidente, secondo gli inquirenti, il pericolo di fuga. Il ghanese, le cui responsabilità sono ora da accertare, dopo il presunto stupro si è allontanato da Reggio Emilia. Una fuga che lo ha visto lasciare alle spalle la città e la sua presunta vittima per poi dirigersi in Romagna. Poche ore la sua permanenza in questa regione. Il ventenne, ora in carcere, aveva ben presto cambiato destinazione, fuggendo poi alla volta di Trento. Dalla notte del presunto stupro alla traduzione del reo nella casa circondariale di Trento, sono passate appena 36 ore. Difficile per il ventenne far perdere le proprie tracce tanto che gli uomini della Mobile, reggiana e trentina (che lo ha fermato) a Trento, non hanno impiegato molto tempo per trovarlo in un albergo del capoluogo. Il gip di Trento ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere. Il fascicolo passa, ora, al Tribunale di Reggio Emilia per competenza territoriale.













Scuola & Ricerca

In primo piano