Geloso dell’ex moglie lancia sassi contro l’auto
A processo con l'accusa di aver preso a sassate l'auto del presunto amante della moglie
TRENTO. Una panchina posizionata in mezzo alla strada per costringere la macchina a fermarsi, e poi una sassaiola contro la vettura. Ad «armare» la mano dell’uomo (finito a processo per danneggiamento e violenza privata) sarebbe stata la gelosia che si è scatenata contro l’uomo che riteneva avesse avuto una relazione con l’ex moglie.
Una storia complicata quella finita sul tavolo del giudice e che ieri è stata rinviata Una storia che sarebbe «composta» da più paragrafi ma solo l’ultimo è stato messo nero su bianco. Dunque, in base alla ricostruzione che ha poi dato corpo al capo d’imputazione, i fatti risalgono al novembre dello scorso anno. L’uomo, un albergatore fiemmese, stava tornando verso casa quando si è trovato la strada sbarrata da una panchina. Letteralmente. L’elemento di arredo urbano era stato preso da lato strada e sistemato sull’asfalto in modo da costringere chi era alla guida a fermarsi. Nemmeno il tempo di cercare di capire le ragioni di quello strano ostacolo, è l’attenzione dell’uomo è stata catturata dal primo sasso che è finito contro la sua macchina, seguito da un secondo e da un terzo. Una sassaiola che ha provocato danni sia alla carrozzeria che ai cristalli della vettura.
Quando il lancio è finito, l’automobilista è andato quindi dai carabinieri per raccontare quello che era successo dicendo anche di sapere chi era stato a lanciare i sassi. Si tratta, ha detto, di un uomo che abita in valle. I due si conoscono ma il rapporto che li lega non sarebbe di amicizia. Ma, chi ha lanciato i sassi è convinto che l’altro abbia avuto una relazione con la sua ex moglie. Insomma avrebbe avuto un atteggiamento duro e aggressivo perché geloso. Gelosia che lo ha quindi portato davanti al giudice con la duplice accusa di danneggiamento e di violenza privata. Come detto l’udienza è stata rinviata.