Garda patrimonio Unesco, mozione dei consiglieri Patt
Lombardia e Veneto hanno già avanzato le prime mosse. E il Trentino?
ALTO GARDA. Lombardia e Veneto hanno già “battuto un colpo” formale sulla candidatura del lago di Garda a Patrimonio Unesco, perché il Trentino no? A chiederlo sono i consiglieri provinciali del Patt Bottamedi, Giuliani, Baratter, Lozzer, Kaswalder e Ossanna, che propongono una mozione che impegnerebbe la Giunta trentina ad avviare un percorso formale e nelle sedi opportune in collaborazione con le Regioni Veneto e Lombardia per proporre la candidatura del territorio del lago di Garda quale “Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco”, a coinvolgere fin dalle fasi iniziali le amministrazioni e le popolazioni locali (compresi gli attori turistici ed economici) nonché le numerose associazioni da tempo impegnate nella difesa e nella valorizzazione del lago, ad avvalersi delle competenze locali già acquisite nel corso delle precedenti candidature Unesco e a informare costantemente il Consiglio provinciale, anche attraverso le commissioni, sull’andamento dell’eventuale candidatura.
Sono oltre mille i luoghi che l’organizzazione delle Nazioni Unite ha inserito nelle proprie liste dei beni naturali e culturali "patrimoniali" e l’Italia vanta già il record mondiale di presenze, con ben 50 siti. Tra questi le Dolomiti, riconosciute nel 2009. Altri riconoscimenti dell’Unesco al Trentino hanno riguardato, nel 2011, i siti palafitticoli di Ledro e Fiavé che sono entrati nella lista dei beni culturali del Patrimonio dell’Umanità con altre decine di siti palafitticoli delle Alpi. E, nelle settimane scorse, l’area delle Alpi Ledrensi e dell’Ecomuseo della Judicaria è diventata “Riserva della Biosfera”. (m.cass.)