Furto d’arte in casa, scattano gli arresti
Individuata dai carabinieri la banda che aveva messo a segno il blitz in un appartamento di via Vannetti
TRENTO. Sette quadri d’inizio Novecento, tra cui uno su carta di Georges Braque, sono stati recuperati dai carabinieri di Trento. Il valore al mercato clandestino è stato stimato intorno ai 70.000 euro, ma in quello legale potrebbe essere una cifra completamente diversa e ben più elevata. Erano stati rubati a metà marzo, insieme a dieci vasi antichi, nell’abitazione di un anziano collezionista di Trento. Per il furto e la ricettazione delle opere i militari hanno eseguito sei arresti. Il Braque è un carboncino, matita, collage e tempera del 1915, poi c’è un olio su tela del Cileno Sebastian Matta, un disegno a matita del russo Liubov Popova del 1915, due opere del Suprematismo russo, del creatore del movimento, Kazimir Malevich, degli stessi anni, infine un disegno a matita di attribuzione ancora dubbia, con firma che pare dell’italiano Aldo Galli.
Uno degli arrestati, a quanto ricostruito dagli investigatori, aveva intrattenuto il collezionista al bar, mentre altri due avevano compiuto materialmente il furto. Una telecamera li aveva ripresi con due valigie all’uscita dalla casa, con i volti parzialmente mascherati da cappellini e cappucci. Gli altri tre arresti riguardano i presunti ricettatori. Erano stati individuati circa un mese dopo il furto, mentre stavano cercando di vendere i vasi antichi, recuperati già in quel contesto dai carabinieri.
Settimo tra i quadri rubati al collezionista è una tempera su carta di Sonia Delaunay Terk, esponente col marito Robert Delaunay del Cubismo orfico. Gli arrestati, su provvedimento di custodia cautelare, sono residenti in diversi centri dell’Italia del centro-nord. Tutti già noti alle forze dell’ordine, non avevano però precedenti specifici nel settore del commercio clandestino d’arte.
Con l’accusa di concorso in furto aggravato in abitazione è in carcere a Trento Simone Saggioro, 38 anni, nato a Verona e residente nella provincia, a Villafranca. È l’uomo accusato di avere intrattenuto al bar il collezionista e dal quale i carabinieri sono riusciti a risalire, anche con accertamenti tecnici, ai presunti complici. A casa sua i militari hanno ritrovato i quadri. Per il concorso in furto è in carcere anche Luigi Spillari, 45 anni, nato a Isola della Scala (Verona) e residente nel capoluogo di provincia. Secondo le indagini, è l’uomo che nei filmati dopo il furto portava le valigie con dentro le opere d’arte.
Terzo accusato del furto è Alessandro Micalizzi, 39 anni, nato a Messina e residente a Villafranca Veronese. Gli altri tre arresti sono stati per ricettazione. Uno riguarda Nicodemo Cafà, 38 anni, nato a Gela e residente a Occhiobello (Rovigo). Nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato altri due quadri, che non risultano rubati al collezionista di Trento e su cui sono in corso verifiche. Nella sua disponibilità inoltre erano state trovate le anfore rubate a Trento coi quadri. Il secondo accusato di ricettazione è Claudio Lo Vivo, 37 anni, nato a Gela e residente ad Aviano (Pordenone). È invece ai domiciliari Crocifisso Gueli, 44 anni, nato a Gela e residente a Borgo San Lorenzo (Firenze).
Le indagini sono state condotte con il coordinamento del sostituto procuratore di Trento Giuseppe De Benedetto e il provvedimento restrittivo emesso con il gip Alessandra Forlenza.