Fisco, arrivano gli avvisi a chi non ha dichiarato
L’Agenzia delle Entrate offre ai 220 mila contribuenti inadempienti la possibilità di mettersi in regola. Caaf, la Cgil lancia l’allarme: «Con i tagli alzeremo le tariffe»
TRENTO. Sono circa 220 mila i contribuenti “avvisati” dall’Agenzia delle Entrate di possibili anomalie che riguardano la dichiarazione dei redditi, invitandoli a verificare la propria posizione ed eventualmente a porvi rimedio senza incorrere in controlli. Una nuova procedura resa possibile dopo l’introduzione della dichiarazione precompilata con la trasmissione dei dati dai datori di lavoro e dagli enti previdenziali.
I destinatari di questa tornata di “lettere bonarie” sono i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione pur avendo percepito più redditi da lavoro dipendente o da pensione da diversi sostituti (datori di lavoro o enti previdenziali) i quali non hanno effettuato il conguaglio delle imposte.
Le lettere sono state inviate anche ai trentini, ma non è possibile sapere quanti. «Tutto è gestito dalla direzione centrale di Roma», spiegano alla sede di Trento. «La scorsa primavera è partita la nuova campagna di dichiarazioni precompilate disponibili sul sito dell'Agenzia dell'Entrate in un'area ad accesso riservato. Un’opportunità offerta a persone fisiche con lavoro dipendente e pensionati. Chi era interessato si iscriveva a fisconline.it e riceveva un codice pin dove visionare la dichiarazione ed eventualmente integrarla con altre informazioni non già disponibili (conservando i documenti giustificativi)».
Chi riceve la lettera può presentare il modello Unico Persone Fisiche entro il 29 dicembre 2015 (entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre) beneficiando con il ravvedimento operoso di una significativa riduzione delle sanzioni dovute per la tardiva dichiarazione e per gli eventuali versamenti. La lettera salva dai controlli – In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta inviando delle lettere invitando i contribuenti, che in presenza di più redditi (senza conguaglio) non hanno presentato la dichiarazione per il periodo d’imposta 2014, a verificare autonomamente la propria posizione prima che l’Agenzia effettui dei controlli. Queste anomalie vengono normalmente riscontrate a distanza di anni dalla presentazione della dichiarazione, con l’applicazione di sanzioni e interessi in misura piena. «Un cambio di prospettiva - aggiungono alla direzione provinciale - rispetto alla funzione di controllo e di sanzione che l'Agenzia ha svolto finora».
Tagli a caaf e patronati. Intanto, dopo i tagli dello scorso anno il Governo si prepara a mettere mano nuovamente ai contributi per i centri di assistenza fiscale e i patronati, con una riduzione, che se confermata, potrebbe ridurrebbe del 20% i contributi ai centri di assistenza fiscale e ai patronati per il 2015 e del 30% nel 2016. Una decisione che produrrà effetti sulle tariffe applicate agli utenti. Non nasconde la sua preoccupazione e la sua amarezza Rossana Tranquillini, amministratrice delegata del Caaf Cgil del Trentino. «Già lo scorso anno abbiamo subito tagli lineari e con sforzi enormi abbiamo fatto di tutto perché non ricadessero sui nostri utenti, cittadini, famiglie e anziani. Siamo ormai all'osso e non possiamo assorbire nuove riduzioni senza ripercussioni sulle tariffe dei nostri servizi». In altri termini se le cose non cambieranno i caaf, ne è certa l'amministratrice delegata, saranno costretti ad aumentare il costo dei loro servizi. «È una scelta obbligata se vogliamo coprire i costi, il personale in primis. A queste condizioni si mette a rischio la capacità di caaf e patronati di assicurare consulenza e assistenza ai cittadini».