Fiaccolata la sera del 31 ma Capodanno senza feste
A Rovereto solo brindisi privati e nei locali, ma sulle piazze il divertimento latita. In sala della Filarmonica uno spettacolo sulla “finanza killer”, poi le lanterne
ROVERETO. Brindisi di Capodanno al ritmo di musica e balli in piazza? Magari scoppiando anche qualche petardo? Nella “città della Pace” l’attesa del nuovo anno (speriamo sia migliore di questo fastidioso bisesto) dovrà essere celebrato al ristorante, in casa o in baita. L’unico suono consentito sulla pubblica piazza sarà quello dei tappi di spumante e quello dei baci. Tutto il resto dovrà essere riposto nella bacheca dei ricordi. Sarà colpa della crisi, sarà colpa dei regolamenti comunali più restrittivi (anche per tutelare la salute degli animali domestici) ma a Rovereto la notte di San Silvestro sarà ricordata solo per la fiaccolata del 31 dicembre, “Percorrere sentieri di giustizia”, organizzata come ogni anno dal Comitato delle associazioni per la Pace e i Diritti umani di Rovereto.
Un appuntamento inossidabile. Che avviene con qualsiasi tempo. E che, anche quest’anno, prenderà avvio (ore 22.30) da piazza Rosmini. Il corteo, poi, illuminerà con le luci delle lanterne le vie del centro della città per concludersi al Centro di educazione permanente alla Pace, in via Vicenza 5, con il tradizionale scambio di auguri e un momento conviviale.
Come già avvenuto lo scorso anno, anche lunedì prossimo la fiaccolata per le vie del centro sarà preceduta da uno spettacolo teatrale della compagnia “Itineraria”, ospitato dalla sala della Filarmonica. «E’ destinato a far riflettere e a spingere verso una analisi più attenta delle dinamiche che guidano l’economia di questi anni», spiegano gli organizzatori. Il titolo dello spettacolo (ore 20.45) è eloquente: “Finanza killer” non con i nostri soldi. A conclusione dello spettacolo è previsto un intervento del rappresentante del gruppo iniziativa locale di “Banca etica”. Lo spettacolo è a ingresso libero. Le offerte raccolte andranno a sostenere il progetto sociale della “RicicloOfficina” gestito dall’associazione “Nuove rotte”. I due momenti sono promossi da “Tam Tam” per Korogocho e dal comitato delle associazione per la pace i diritti umani di Rovereto.
Sarà un capodanno dimesso, insomma, più intimo e riflessivo. Anche fra le casette del mercatino. Il “Natale dei popoli” continua a raccogliere consensi fra i turisti, proprio per la sua caratterizzazione molto intimistica, per il suo equilibrio fra interesse commerciale, animazione del centro e vocazione spirituale. Al consorzio InCentro (ideatori del mercatino) i volti sono tirati ma soddisfatti. Finora i numeri e i commenti sono più che positivi. Il primo giorno dell’anno, alle 17, in via Roma è in programma il brindisi per l’anno nuovo, la sera del 2 la festa di saluto nella tenda palestinese. (n.f.)
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