L'ORDINANZA

Feste, ecco le regole in Trentino: per la spesa si può sconfinare 

Ricordiamo i dettagli del provvedimento firmato dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Consentite anche le passeggiate nei dintorni di casa per massimo un’ora mentre per praticare sport ci si può spostare in auto


Gianluca Marcolini


TRENTO. Vale la pena memorizzarle a dovere per evitare di incappare, in questi giorni di festa, in qualche spiacevole (e costoso) controllo da parte delle forze dell’ordine. Stiamo parlando dell'ordinanza provinciale che traduce sul territorio trentino le restrizioni decise dal governo per il periodo delle festività. Introducendo alcuni (piccoli) aggiustamenti.

Il provvedimento è nel pieno del suo effetto: è cambiato l’orario del coprifuoco, tornato alle ore 22 come previsto su tutto il territorio nazionale (Fugatti lo aveva anticipato alle 20, la scorsa settimana). Dunque, dalle 22 alle 5 saranno vietati gli spostamenti (al netto del “colore” delle restrizioni) eccezion fatta per quelli motivati da ragioni di lavoro, salute e necessità (con autocertificazione). L’ordinanza avrà valore per l’intera durata delle festività e si protrarrà fino al prossimo 15 gennaio (compreso).

Colore “rosso” per il Trentino così come per il resto d’Italia: lo saremo nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1,2,3, 5 e 6 gennaio mentre nelle altre date il colore sarà l’arancione. Nei giorni “rossi” non ci si potrà muovere di casa, se non per ragioni improrogabili. Saranno consentiti limitati spostamenti, alcuni nei dintorni della propria casa, altri all’interno del confine del proprio Comune. Ad esempio, è consentita l’attività motoria in forma individuale, in prossimità della propria abitazione e per una tolleranza massima di 60 minuti. Sempre nei giorni “rossi” è consentita l’attività sportiva individuale da svolgere dentro i confini comunali: nulla vieta l’utilizzo di veicoli per svolgere o recarsi in determinati luoghi a praticare sport purché si rimanga dentro il Comune. Significa che è consentito usare la bici ma anche l’auto per raggiungere, ad esempio, la montagna.

Nei giorni di “lockdown” è permesso anche recarsi a fare la spesa nei negozi di alimentari e supermercati (ma anche edicole, farmacie e tutte le attività non sospese), per i quali rimangono le misure che “contingentano” gli accessi, restando all’interno dei confini comunali ma con la possibilità dello sconfinamento in un territorio contiguo in caso di assenza di una determinata attività o di un servizio; in caso di mancanza anche nel Comune contiguo, vale la regola del più vicino. «tale possibilità - prevede l’ordinanza - può derivare anche da motivi di maggiore convenienza economica».

Nei giorni “arancioni”, invece, gli spostamenti sono liberamente consentiti all’interno del proprio comune mentre per uscire valgono i già citati motivi di eccezionalità. In realtà, l’ordinanza firmata da fugatti consente in queste giornate lo spostamento (a prescindere dal numero di abitanti del Comune), entro 30 chilometri, con mezzi pubblici e privati, per lo svolgimento dell’attività sportiva.

È bene ricordare che chi risiede in Comuni con meno di 5mila abitanti, nei giorni “arancioni” può circolare liberamente sul territorio provinciale (città di trento esclusa) in un raggio di 30 chilometri.

Per quanto concerne, invece, le seconde case, queste sono raggiungibili sempre, durante le festività (a prescindere dal colore della data) purché ubicate all’interno del confine provinciale. Per seconde case, secondo l’interpretazione della polizia locale di Trento, si intendono anche quelle prese in affitto o prestate da parenti e amici.













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