Festa al lago, residenti infuriati

San Cristoforo, l’invasione degli studenti ha lasciato rifiuti e imbrattamenti: «Basta, siamo esasperati»


di Roberto Gerola


PERGINE. Maxi evento studentesco mercoledì a San Cristoforo (Lido e dintorni) a conclusione dell’anno scolastico con gli istituti di Trento a partecipare in massa insieme a numerose band. E sono rispuntate le lamentele, ieri mattina, tra la popolazione e gli operatori di San Cristoforo per i “resti” della festa, che poi sono stati asportati, ma anche e soprattutto per le scritte sui muri, scritte che ovviamente sono rimaste con danni economici per chi deve ripulire.

Fine dell’anno scolastico al Molo 11 e nelle spiagge libere circostanti e lungo la strada principale con bottiglie vuote ovunque.

«Hanno impiegato circa due ore per ripulire il tutto - ci hanno detto gli operatori ieri mattina - e se i dipendenti di Amnu hanno lavorato un paio d’ore a spese della collettività, a noi è rimasto anche il costo di dover ritinteggiare facciate di edifici».

Gli ultimi “sopravvissuti” alla festa erano in stazione ieri mattina in attesa del primo treno per Trento. Ma la preoccupazione degli abitanti e degli operatori è che con la stagione estiva, gli appuntamenti al “Molo 11” a San Cristoforo che «salgono a tre in settimana e con orario di apertura fino alle 4 di mattina».

Come saranno le notti estiva al centro balneare di San Cristoforo? La domanda era sulla bocca di tutti ieri mattina, anche perché qualche turista dovrebbe arrivare nelle prossime settimane e soggiornare nelle poche strutture ricettive rimaste.

Ieri mattina, i residenti della frazione in riva al lago hanno invitato a San Cristoforo il sindaco Roberto Oss Emer, per esporre ancora una volta le proprie lamentele sui raid notturni, ricordando pure la segnalazione inviata alla Procura.

«Ben poco ci è stato detto e lo capiamo - ci hanno fatto sapere dopo l’incontro con il sindaco - anche perché ben poco si potrà fare. Certo che noi siamo esasperati».

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