Ferrari ai sindaci: basta falsità sui percorsi di genere

L’assessora porta i dati: «Scelte scolastiche, gli stereotipi sono ancora forti» E a Mezzolombardo il Comune istituisce un punto informativo per i genitori



TRENTO. Il sindaco di Novaledo scrive a tutte le famiglie e organizza una serata per mettere in guardia i genitori dal «concreto pericolo che si allarghi il numero di scuole che intendono introdurre corsi ispirati alla teoria gender». L’assessora provinciale alle pari opportunità Sara Ferrari reagisce e ieri si è presentata al Consiglio delle autonomie per parlare ai sindaci: «Quello del sindaco di Novaledo è uno scivolone, bastava si informasse con la Provincia e lo avremmo rassicurato che i percorsi che vengono proposti alle scuole dall’Iprase dal 2007, agli insegnanti della primaria e agli studenti della secondaria, sono percorsi di educazione alla relazione maschio-femmina e per combattere gli stereotipi di genere e valorizzare i talenti di ciascuno. Se un bambino vuole diventare un ballerino deve potersi sentire libero di farlo, se una bambina vuole studiare da ingegnere anche. Per questo si mostrano film come Billy Elliot, non credo che faccia paura a nessuno». «C’è chi per motivi politici mescola questo con le teorie del gender per ingenerare paure, sono gli stessi che chiedono di firmare una petizione contro la riforma della Buona scuola con lo spauracchio che si vada nelle classi a insegnare l’omosessualità. È una bufala, non siate veicoli di informazioni false».

Ferrari consegna il materiale che viene proposto nelle scuole. E offre dati: 613 denunce per violenza contro le donne in Trentino nel 2013, che si stima che siano solo il 10% del fenomeno, «dopo ogni femminicidio si dice che bisogna lavorare sulla cultura del rispetto, noi lo facciamo anche nelle scuole», incalza l’assessora. Poi spiega, numeri alla mano, che gli stereotipi resistono. Basta guardare alle scelte scolastiche: le ragazze si indirizzano per lo più verso licei musicali, scienze umane, linguistico, artistico, mentre sono in netta minoranza negli indirizzi tecnologici degli istituti tecnici e in quello di scienze applicate allo scientifico. E all’università la divaricazione prosegue: a ingegneria e nell’area scientifica meno di uno studente su 4 è donna.

Ma all’avvio (oggi) del nuovo anno scolastico, sul territorio i timori ci sono, lo dimostra il fatto che dopo Novaledo anche il Comune di Mezzolombardo si attiva. L'assessore Francesco Betalli ha deciso di mettere in piedi un supporto pratico per rassicurare le famiglie: “In questi giorni sono circolate diverse voci relative a possibili iniziative degli istituti scolastici sul tema della relazione di genere. Viste le numerose richieste di chiarimento e di spiegazione presentate dai genitori, a beneficio di tutti color che lo desiderano, abbiamo deciso come amministrazione di costituire un punto informativo in grado di offrire indicazioni precise sulla questione».

Con lo sportello il Comune confida di poter aiutare concretamente i genitori ad esercitare in modo consapevole le loro prerogative in campo educativo. Infine, Betalli è fiducioso nel lavoro del personale docente: «Non abbiamo motivo di dubitare che le autorità scolastiche, i dirigenti egli insegnanti di tutti gli istituti scolastici presenti sul nostro territorio faranno tutto quello che è in loro potere per mettere i genitori in condizione di esercitare il loro consenso alle diverse proposte educative scolastiche in modo pienamente consapevole». I genitori interessati al supporto sul tema potranno chiamare il numero 342/7539526 dalle 10.00 alle 12.00 dal lunedì al sabato.

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