«Familiari dei condannati fuori dagli alloggi, il governo impugni la norma Fugatti»
Trento. Futura chiede al Governo di ricorrere alla Corte costituzionale per abrogare l’articolo 15 della legge provinciale collegata alla manovra appena approvata dal consiglio. Una norma voluta...
Trento. Futura chiede al Governo di ricorrere alla Corte costituzionale per abrogare l’articolo 15 della legge provinciale collegata alla manovra appena approvata dal consiglio. Una norma voluta dalla giunta Fugatti che prevede si caccino dall’appartamento Itea i familiari che al loro interno hanno un componente che sia stato condannato in via definitiva “per delitti non colposi per i quali la legge prevede la pena della reclusione non inferiore ai cinque anni”. Si va dallo spaccio al vilipendio passando per l’omicidio stradale colposo. Ma non solo. Il provvedimento è retroattivo e non consente neanche di fare domanda per l’alloggio, nonostante se ne avessero i titoli, se la condanna è stata comminata in un arco di dieci anni precedenti la richiesta. La missiva verrà spedita a Roma (non appena la legge sarà pubblicata) agli indirizzi del presidente del Consiglio Conte e dei ministri Paola De Micheli (infrastrutture) e Francesco Boccia (affari regionali). Della questione, per la quale Futura ha chiesto assistenza all’avvocato Alexander Schuster, sono stati interessati anche i deputati Monica Cirinnà (Pd) e Pier Luigi Bersani (Leu). La stampa nazionale ha già iniziato ad occuparsi del caso. “La nostra lotta continua – ha esordito il capogruppo di Futura Paolo Ghezzi nel ritornare sul caso già dibattuto nei giorni scorsi – E’ un’ingiustizia che va denunciata, un palese esempio di anticostituzionalità. E il presidente Fugatti non ci venga a dire che siamo contro l’Autonomia, semmai la difendiamo se fa cose sbagliate”. Lucia Coppola ha sottolineato che “si tratta di una norma fascista il cui metodo è quello della rappresaglia. Così facendo vengono violati i diritti fondamentali dei familiari fra i quali vi è senz’altro quello all’abitazione. Inoltre si contraddice l’articolo 27 della Costituzione secondo il quale la responsabilità penale è personale”. All’iniziativa di Futura è intervenuto anche Franco Ianeselli, segretario Cgil: “I sindacati sono vicini a quanti denunciano questi provvedimenti. E’ una misura incivile contro la famiglia che la giunta Fugatti vorrebbe difendere. Ed è anche l’emblema dell’assenza di una reale politica abitativa di cui ci sarebbe grande bisogno”. PA.PI.