Export a 3,4 miliardi ma ancora poche aziende
Trento insegue Bolzano: 1200 le imprese che esportano, ma quelle che pesano sono una trentina. Nicoletti: «Oggi è la pre-condizione per stare sul mercato»
TRENTO. Nel 2015 l’export trentino ha raggiunto quota 3,44 miliardi di euro, in aumento del 4,2% rispetto al 2014 e di oltre un miliardo rispetto al 2009, anno del tonfo del commercio mondiale. Il 2016 si è aperto con un calo del 3% nel primo trimestre, a cui fa da parziale contrappeso una lievissima ripresa nel secondo trimestre (+0,4%). La crescita nell’ultimo anno è di poco sotto quella del Nord Est e più alta della media italiana. L’Alto Adige ha fatto di meglio: 4,36 miliardi il valore delle merci esportate, con un balzo del 9,8% sul 2014. Restano ancora lontanissimi i numeri del Tirolo austriaco, che pur con una popolazione di 800 mila abitanti (300 mila in meno del Trentino Alto Adige) veleggia a 11 miliardi. «Ma insieme Trento e Bolzano raggiungono circa 8 miliardi, abbiamo presupposti simili, insieme abbiamo più chance per crescere», ha detto ieri Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio di Bolzano, ospite a Trento alla presentazione della convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero che si tiene da domani al 25 ottobre a Riva del Garda. L’evento sarà soprattutto un’occasione per incontri diretti tra i delegati esteri e le imprese locali che vogliono aprirsi al mercato globale.
«Oggi internazionalizzarsi è una pre-condizione per restare sul mercato, nella competizione globale il mercato domestico non basta più», ha avvertito il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, non nascondendo un problema noto del tessuto produttivo trentino: «Il numero di imprese che esportano è ancora troppo basso, per questo la Provincia sta spingendo con incentivi e servizi specializzati, la recente missione in Corea è un esempio di questo lavoro».
Anche per il presidente della Camera di commercio di Trento Gianni Bort «i dati ci dicono che uno degli elementi di maggior sostegno all’economia provinciale, nel corso di questi ultimi anni di difficile congiuntura economica, è senza dubbio rappresentato dalle esportazioni».
Trento e Bolzano partono da situazioni diverse. «In Trentino, su circa 40 mila imprese, sono 1200 quelle che esportano - ricorda il segretario generale della Camera di commercio Mauro Leveghi - ma i tre quarti del fatturato si concentrano in 64 aziende, di cui la parte del leone la fanno una trentina di grandi». La priorità è dunque allargare questa base ancora ristretta, anche se le imprese possono contare su mercati variegati, dalla Germania agli Stati Uniti, alla Francia. Anche in provincia di Bolzano le imprese esportatrici sono circa 1200 - conferma Ebner - con l’80% dell’export concentrato nelle imprese sopra i 50 dipendenti: «Come Camera di commercio abbiamo sostenuto forme di cooperazione, fino alla fusione - ricorda - perché per esportare serve un certo ordine di grandezza». Oggi il 50% delle merci altoatesine vengono esportate nel mondo tedesco (33,3% in Germania, 10,7% in Austria e 5,4% in Svizzera), «per noi è il mercato naturale che ci ha salvati durante la crisi quando il turismo italiano è crollato - ammette Ebner - questo ci rende fieri ma allo stesso tempo preoccupati di dover allargare la base dei nostri mercati». A Riva si parlerà anche della necessità dei territori di fare rete. «L’iniziativa congiunta delle Camere di commercio di Trento e Bolzano dimostra che noi la regione la vogliamo vivere quotidianamente, per unire le forze», chiosa Ebner. Otto miliardi di export avvicinano al Tirolo e possono spingere di più il Pil.
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