Estorsione al cliente: 18 mesi
Condannato l’ex direttore Lidl. Accusò un uomo di furto pretendendo 175 euro per non denunciarlo
ROVERETO. Oggi non lavora più alla Lidl, ma a marzo dello scorso anno era lui il direttore dell’hard discount di via del Garda. Ed è proprio in questo ruolo che aveva fermato un cliente accusandolo di aver tentato di rubare un regolo da 15 euro, rimasto nel carrello sotto una borsa.
Il cliente si era difeso, ha cercato di spiegare che era stata una disattenzione, ma il direttore non sentiva ragioni e minacciava di chiamare i carabinieri e denunciarlo. A meno che - ecco la “proposta indecente” - non avesse pagato cinque volte il valore della merce aggiungendo 100 euro, tutto in contanti. Preso dall’agitazione, spaventato dall’idea di essere denunciato per furto, il cliente ha acconsentito, ma con sé non aveva che il bancomat. E così il direttore, 31 anni, lo lascia strisciare il bancomat per la somma di 75 euro e attende che il cliente torni alla Lidl con i 100 euro in contanti.
A mente fredda, però, gli pare un ricatto inaccettabile, e dopo qualche giorno torna alla Lidl, forse per chiarire la situazione, ma viene subito messo alla porta. «Tu qui non puoi entrare, sei un ladro» lo apostrofa il giovane direttore. È questa la molla che fa scattare il contrattacco.
Il cliente va su tutte le furie per il trattamento ricevuto e raccoglie tutti gli elementi utili: la ricevuta della Lidl per 75 euro e l’estratto conto che prova il prelievo di 100 euro in quello stesso giorno, e con queste carte in mano sporge denuncia per estorsione.
Ieri mattina davanti al gup Riccardo Dies, si sono presentati i responsabili della Lidl, chiamati in causa come responsabiili della filiale di via del Garda, che hanno proposto un risarcimento di 5 mila euro al cliente torteggiato. Un’offerta che di fatto limita i danni per l’ormai ex direttore di filiale. Il quale, riconosciuto comunque colpevole del reato di estorsione, è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione e 500 euro di multa.
Pena severa? Non proprio: il codice penale, all’articolo 629, prevede per il reato di estorsione dai cinque ai dieci anni di reclusione, ma qualora venga risarcito il danneggiato il quadro si alleggerisce. E così al trentunenne ex direttore rimasto senza occupazione tocca persino ringraziare in silenzio l’ex datore di lavoro per aver promosso un risarcimento alla vittima dell’estorsione, rendendo il capo d’imputazione meno pesante. Tanto per essere chiari: senza il risarcimento l’ex direttore rischiava la carcerazione.
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