Eolico, ecco la "libellula" di Renzo Piano / FOTO
L'archistar ha progettato con Enel la pala che verrà realizzata da Metalsistem
ROVERETO. Tutti con il naso all'insù, come si trattasse del lancio di una navicella spaziale. Ma quando lentamente si sono spalancate le vetrate che oscuravano il misterioso oggetto, sulla rampa non è apparso un missile, ma un gioiellino di tecnologia made in Metalsistem. Ovvero l'innovativa pala eolica ideata dall'architetto Renzo Piano per Enel Green power.
E non c'erano astronauti pronti a partire per lo spazio davanti alla "casa della giraffa", ovvero il parallelepipedo-laboratorio alla Metalsistem. C'erano invece gli ideatori di un progetto per molti aspetti rivoluzionario: l'architetto genovese Renzo Piano, l'amministratore delegato di Enel Green power Francesco Starace e Antonello Briosi, patron dell'azienda roveretana all'avanguardia per ricerca e innovazione.
Elementi alla base del progetto con la realizzazione di una minipala eolica dal peso e dalle dimensioni contenute (il diametro delle pale costruite in fibra di carbonio non supera i 16 metri e pesano 120 chili), con una potenza di 55 Kw e con una torre alta una ventina di metri, decisamente inferiore ai più impattanti e mastodontici impianti alti oltre cento metri. Ma soprattutto il nuovo impianto, e questa è un'altra grande novità, sarà in grado di produrre energia elettrica in maniera continuativa visto che può sfruttare anche i venti debolissimi nell'ordine dei 4 nodi.
«Ecco a voi due anni di tribolamenti e di lavoro» ha esordito Antonello Briosi accogliendo le decine di ospiti tra i quali il presidente della Provincia Dellai, l'assessore Olivi, il sindaco Miorandi con l'assessore Daicampi, politici, imprenditori, generali dell'aeronautica e della marina. Ed ecco che il prototipo della "libellula" di Piano si è lentamente materializzata e prenderà il volo (ovvero entrerà in produzione tra un anno e mezzo dopo aver superato i test sul campo) proprio a Rovereto «perché verrà prodotta solo qui alla Metalsistem, dove abbiamo già commesse per 60 milioni» tiene a precisare, con meritato orgoglio, Briosi. Che da Renzo Piano è stato simpaticamente definito «un po' matto perché non gli ho mai sentito pronunciare la parola "impossibile".
Al progetto ha lavorato un team di 20/30 persone per due anni con un livello di perfezione e sofisticazione che non è uno scherzo. E questo è il risultato. Viene da dire che piccolo è bello e intelligente, perché il futuro è dei piccoli impianti ma diffusi e con un impatto sul territorio molto basso perché dobbiamo essere sensibili al paesaggio e non deturparlo con pale alte 100 metri».
L'aerogeneratore è pensato anche per i privati: avrà un costo attorno ai 150.000 euro e potrà soddisfare il fabbisogno annuale di energia di una ventina di famiglie. Soddisfatti Provincia e Comune. «Questo è un esempio dove ricerca e innovazione nascono dentro il cuore delle imprese roveretane, questa è una delle nuove declinazioni della meccatronica» ha affermato l'assessore Olivi, mentre Miorandi e Daicampi hanno parlato di «orgoglio della comunità roveretana perché si usa l'intelligenza per catturare l'energia». Intelligenza, ma anche cuore: «Qui «abbiamo messo il cuore e abbiamo vinto», parola di Briosi.