Energia quasi gratis sfruttando l’acquedotto
Sì di Comune e Dolomiti Energia alla sperimentazione del «Giralog». È una mini turbina che sfrutta la pressione delle reti idriche e promette miracoli
ROVERETO. Sembra talmente semplice da stupire che nessuno ci abbia pensato prima. Dai tubi della rete idrica di una città come Rovereto, passa un fiume d’acqua. Già incanalato e a pressioni di esercizio nettamente superiori a quelle necessarie per raggiungere i rubinetti anche dei piani alti degli edifici più elevati. Tanto che sono necessari dei meccanismi di dispersione della pressione, ad evitare danni alle tubature domestiche e agli elettrodomestici. Il «Giralog», una miniturbina progettata per ottimizzare l’utilizzo di questi flussi di acqua e brevettata dalla Next Energy di Mattarello, sfrutta questa energia altrimenti destinata ad essere dispersa, per creare elettricità. Gli basta la riduzione di una atmosfera di pressione per produrre elettricità, tanto che nelle sue misure più piccole si presterebbe - dicono gli ideatori - anche ad un utilizzo familiare o perlomeno condominiale: collocato all’ingresso delle tubature nella proprietà privata (dove molti oggi montano un riduttore di pressione meccanico) potrebbe produrre da un terzo fino al 70 per cento dell’energia elettrica consumata da una famiglia: dipende da quanta acqua viene utilizzata.
Ma se la dimensione familiare può forse essere eccessivamente ridotta, non c’è dubbio che per le grandi utenze (fabbriche ed impianti di ogni genere che utilizzano quantità significative di acqua) il vantaggio economico è notevole. E ancora più significativa è la potenzialità produttiva se si pensa alla collocazione sulle reti di distribuzione dell’acqua, che dovendo fornire l’intera città o parti significative della stessa, permettono di sfruttare l’uso di acqua collettivo, praticamente continuo anche se in misura diversa nell’arco delle 24 ore. In condizioni simili, quasi ideali, un «Giralog», sostengono alla Next Energy, è in grado di produrre energia per un valore di 4.090 euro l’anno. Costa 24.650 euro: vale a dire che in soli 6 anni ripaga completamente l’investimento. Con una produttività prevista di minimo 20 anni, l’affare anche in termini economici è evidente. Anche perché l’installazione non richiede investimenti nè modifiche degli impianti: può sostituire i riduttori di pressione o essere collocato all’ingresso delle vasche di decantazione. Il vantaggio ambientale è poi chiarissimo: si sfrutta energia che altrimenti andrebbe sprecata, senza alcun costo ecologico aggiunto.
La Next Energy ha proposto una collaborazione a Dolomiti Energia e Comune di Rovereto e il progetto ha ottenuto l’approvazione di entrambi. Alcuni «Giralog» saranno installati sulla rete idrica cittadina per avviare una fase sperimentale, tutta a costo di Next Energy, che verifichi l’effettiva resa degli impianti. Se poi la sperimentazione sul campo confermerà i risultati previsti (e promessi) in linea teorica, il Comune potrà acquistare le turbine che riterrà e avviare la produzione di energia su scala più ampia.