Emergenza neve, giallo sui fondi trentini
Delrio: «Trento e Bolzano sbloccano il pregresso, un aiuto per il bellunese». Rossi: «Non sono soldi per il maltempo»
TRENTO. «Ho avuto un colloquio con i presidenti delle Province di Trento e Bolzano e sono molto soddisfatto perché ho ricevuto da loro la conferma dello sblocco dei fondi Odi per lo sviluppo dei Comuni di confine». Così recita la dichiarazione del ministro per gli affari regionali Graziano Delrio - con tanto di comunicato del suo ufficio stampa – rilasciata ieri al termine delle Conferenze Stato-Regioni e unificata che si sono svolte a Roma a palazzo della stamperia.
Peccato che ieri il ministro non abbia avuto nessun colloquio con Ugo Rossi e Arno Kompatscher, i quali erano a Trento e a Bolzano in tutt’altre faccende affaccendati. Ma a stupire è soprattutto il fatto che Delrio abbia legato le sue dichiarazioni sullo sblocco dei fondi all’emergenza maltempo in Veneto: «Sono fondi in questo momento assolutamente necessari ai sindaci dei Comuni del bellunese che stanno affrontando una emergenza neve particolarmente critica – ha spiegato il ministro – e quindi sono davvero soddisfatto perché la mediazione che abbiamo portato avanti in questi mesi e le intese che stiamo raggiungendo consentono lo sblocco dei fondi delle annualità pregresse che ammontano a diverse decine di milioni di euro. È una buona notizia per noi ma soprattutto per i territori che in questo momento hanno bisogno di buone notizie».
Di certo c’è che Rossi e Kompatscher hanno sì parlato con il ministro dei fondi per i Comuni di confine, ma questo ben prima che esplodesse la nuova emergenza maltempo che ha colpito pesantemente il Veneto. «Con il ministro Delrio abbiamo discusso del fondo Odi quando abbiamo discusso del nuovo regime introdotto dall’ultima legge di stabilità», conferma Rossi, «e in quell’occasione abbiamo confermato anche noi la disponibilità a versare le risorse pregresse che abbiamo accantonato, rimettendole in circolo sulla base delle nuove regole concordate. Ma - prosegue il presidente - non è che i Comuni di confine possono alzarsi domani mattina e decidere di usare quei soldi per l’emergenza neve. Per quell’emergenza il Trentino del resto ha fatto e sta facendo la propria parte in modo attivo».
L’accordo, contenuto nel patto di Milano del 2009, prevedeva che Trentino e Alto Adige versassero ogni anno ai Comuni di confine 40 milioni di euro a testa. Bolzano ha però smesso di versarli dal 2011, Trento è in ritardo solo per il 2012. In base alla legge di stabilità approvata dal parlamento, queste risorse non saranno più gestite dall’Odi, l’organismo di indirizzo presieduto da Aldo Brancher (che già il governo Monti aveva provato a sopprimere), ma attraverso un accordo tra le Province di Trento e Bolzano, le Regioni Lombardia e Veneto e il ministero.
Il tema è stato affrontato anche martedì scorso durante l’incontro che Ugo Rossi ha avuto a Venezia con il governatore del Veneto Luca Zaia. «Ci sono grandi aspettative da parte dei Comuni veneti - aveva detto Rossi - da parte mia ho ricordato che la norma della legge di stabilità ha introdotto i progetto sovraregionali». E proprio su questo punto Rossi e Kompatscher sono in attesa di una convocazione dal ministro Delrio.
Finora, nei colloqui avuti con il ministro, non si è mai parlato di destinare i fondi all’emergenza maltempo. Mentre il governatore trentino ha ricordato al termine del vertice con Zaia, che nell’ambito dei progetti sovraregionali - che porteranno vantaggi non solo al Veneto ma anche al Trentino - «andrà per esempio approfondito il ragionamento sulla Marmolada», dove c’è interesse per la realizzazione di impianti funiviari.
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