il caso

Elemosina con animali a Trento, nuovo appello di Zampa Trentina

L’associazione chiede che sia applicato il divieto stabilito dal Comune


di Daniele Peretti


TRENTO. Nuovo appello dell’associazione Zampa Trentina perché il Comune di Trento intervenga contro chi chiede l’elemosina utilizzando animali per impietosire la gente, dopo che in questi giorni è stato visto un nuovo cucciolo mestamente accovacciato a fianco del questuante di turno. Al solito il cagnolino è privo di vitalità e pur essendo lasciato libero senza guinzaglio (e questo sarebbe un secondo motivo di sanzione) non è vivace come lo dovrebbe essere un cucciolo.

Per dare una parvenza di normalità, il questuante gli ha messo a disposizione una cuccia, una ciotola con l’acqua ed una scatoletta di carne, disponibilità che però non risolve il problema di fondo che è rappresentato dal fatto che quell’attività di elemosina è espressamente vietata da una norma che ha modificato il regolamento comunale.

A questo proposito riportiamo il testo integrale dell’appello che Zampa Trentina rivolge al sindaco di Trento perché la normativa venga finalmente applicata:  «Ci rivolgiamo al nostro sindaco Franco Ianeselli che in passato abbiamo ringraziato per la modifica del regolamento comunale riguardo all'accattonaggio con animali, ci rivolgiamo alla Polizia Municipale di Trento, ci rivolgiamo a chiunque abbia il potere di far rispettare il regolamento. Capiamo che le emergenze sono tante e ci sono delle priorità, ma com'è possibile che stia accadendo di nuovo? Ecco un nuovo cucciolo, sono tornati... in posti diversi della città, il cucciolo è sempre lo stesso, gli accompagnatori cambiano perché se lo passano come un oggetto. Continuano a segnalarcelo e ogni volta ci sottolineano che il cane sembra semi sedato. Avete mai visto un cucciolo stare fermo per ore nonostante i continui stimoli che gli passano davanti? È normale tutto ciò? Ci hanno già fatto sapere che ce lo vendono se lo vogliamo. Ma come? I compagni di vita si vendono? Ringraziamo le persone che ce lo segnalano, qualcuno ci riferisce che ha provato a chiamare i vigili ma spesso si sono sentiti rispondere che non avevano pattuglie disponibili oppure il loro intervento non poteva essere tempestivo. Bene, noi non vogliamo togliere risorse ad emergenze più importanti, ma qui bisogna fare qualcosa. Deleghiamo qualcun altro a fare questi benedetti controlli? Forse se certi personaggi realizzassero che questo traffico non funziona più, smetterebbero di condannare altri cagnolini allo stesso destino. Forse se capissero che non possono contare sull’impunità, troverebbero un sistema più etico per fare soldi. BASTA ALL'ACCATTONAGGIO CON ANIMALI, aiutate chi se lo merita, non chi vi prende in giro dicendovi che la vostra offerta serve per comprare la pappa al povero amatissimo cucciolo. Grazie per il vostro aiuto, resisti cucciolo, stiamo lottando per te❤️”.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.