Duemila firme per salvare il Tribunale

Sede di Cles a rischio: sono state consegnate da una delegazione di avvocati al sindaco Flaim


di Giacomo Eccher


CLES. Consegnate ieri in municipio le 2043 firme raccolte in meno di una settimana contro la minacciata chiusura della sezione periferica di Cles del Tribunale di Trento.

«Una facilità di raccolta che è la chiara dimostrazione di come questo problema sia sentito dalla popolazione delle due valli di Non e di Sole», il commento del sindaco Maria Pia Flaim che ha ricevuto il plico da una delegazione di legali con gli avvocati Marcello Graiff, Vito Apuzzo e Antonio Fedrizzi.

La raccolta è stata fatta soprattutto tra i passanti davanti alla sede e nei due giorni di fiera di maggio al Centro per il tempo libero. «Vedendoci la gente si avvicinava senza essere sollecitata, una risposta di popolo che per certi versi è stata una sorpresa», ha spiegato il 'decano' del foro clesiano, Graiff, tra i più attivi in questa campagna per la sopravvivenza della sede. Ed ha aggiunto: «Non è una difesa corporativa degli avvocati, ad andarci di mezzo è la possibilità della gente di avere risposte sufficientemente veloci e sul posto, senza costosi spostamenti e impiego di tempo nel calderone della città».

Un concetto ribadito dal sindaco Maria Pia Flaim secondo la quale non sempre accorpare nei servizi pubblici si traduce in un risparmio oggettivo. «Ma se la logica è quella dei numeri siamo disposti ad un confronto con chi è chiamato a decidere. La nostra non una difesa tout court ma chiediamo di poter far sentire le nostre ragioni prima cdi tirare conclusioni». Le firme – che il sindaco Flaim recapiterà ai presidenti di Provincia e Tribunale – vanno ad aggiungersi alle mozioni discusse ed approvate, quasi ovunque all'unanimità, nella cinquantina di comuni delle due valli del Noce.

Adesso i tempi stringono e una decisione è attesa a breve dal Governo centrale, ma a Cles non demordono. «Quella servita dalla sede periferica di Cles del Tribunale è l'area più vasta del Trentino e lo dimostrano anche i numeri della cause e delle sentenze pronunciate», hanno sostenuto i legali.

La presenza attiva della Giustizia nelle valli trentine è secolare come ricorda il composto del grande giureconsulto noneso (di Tassullo) Carlo Antonio Pilati che nel 1784, per mandato della Magnifica Comunità di Fiemme, ha scritto le «Eccezioni della Comunità di Fiemme contro il nuovo Statuto composto per essa da una Deputazione dell'Eccelsa superiorità di Trento». Un testo contro l'impoverimento istituzionale delle valli e i cambiamenti imposti dal centro, un tema sentito già allora e che come avvocati dei fori di Cavalese e Cles vogliamo riproporre ripubblicando il testo di Pilati, perché questi sono problemi come si vede attuali anche oggi», la conclusione di Graiff.

Di tagli delle sedi periferiche dei tribunali (e di accorpamento nei capoluoghi) ha parlato recentemente il Governo di Mario Monti in riferimento al piano di risparmi sulla spesa pubblica, che dovrebbe toccare i 4,2 miliardi di euro.

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