Dopo la magra, ripartono le grandi opere
Gare per più di 300 milioni. Le più importanti il depuratore Trento 3, il tunnel sulla Loppio Busa e la circonvallazione di Cles
TRENTO. Ripartono, e a tutto gas, gli appalti per le opere pubbliche in Trentino. Dopo anni di magra, il 2018 si presenta come un anno di vacche grasse, o quantomeno non scheletriche, per le imprese specializzate nella realizzazione di scuole, ospedali, strade, ma anche depuratori, ponti e tunnel. Negli anni scorsi, complice anche il forte impatto del contenzioso oltre alla crisi economica, l’importo dei grandi appalti era drasticamente calato. Basta guardare il sito dell’Osservatorio dei Lavori pubblici della Provincia secondo il quale nel 2013 erano state appaltate opere pubbliche per 375 milioni e 928 mila euro. La crisi già si sentiva, ma ancora il bilancio della Provincia non era stato falcidiato dai vari accordi con Roma per la partecipazione allo sforzo per il risanamento finanziario e non c’era il fiscal compact. A partire dall’anno successivo c’è stato un vero e proprio tonfo. Nel 2014, infatti, le opere pubbliche appaltate erano pari a 270 milioni e 960 mila euro. Un tonfo di più di 100 milioni, nel 2015 la discesa è continuata fino a quota 249 milioni, ma il punto più basso è stato raggiunto nel 2016 con 210 milioni di euro. Quest’anno, però, si andrà ben oltre i 300 milioni. Questo perché molte opere pubbliche dal valore consistente sono state sbloccate dopo anni e anni di contenzioso. L’altro ieri è stata posta la prima pietra per il Progetto Manifattura, un’opera da 43 milioni di euro. Ma, come spiega l’assessore provinciali ai Lavori pubblici Mauro Gilmozzi, sono molte le opere pubbliche in partenza. A brevissimo partiranno i lavori per la rotatoria di Campo Trentino, 20 milioni di euro. La gara per la circonvallazione di Cles è in corso e la base d’asta è di 43 milioni. Previsti anche i lavori per il polo sanitario di Riva del Garda per un importo di 40 milioni di euro, tra questi c’è la costruzione della nuova Rsa per un importo vicino ai 9 milioni di euro. In corso anche la gara per le nuove scuole elementari di Borgo Valsugana per un importo di 4 milioni e 700 mila euro. Già affidati i primi lotti per il collegamento stradale di Passo San Giovanni con la realizzazione della galleria che è stata affidata per 75 milioni di euro. In corso anche la gara per la messa in sicurezza del tratto della statale 47 della Valsugana tra Ospedaletto e Barricata di sotto per un importo da 3 milioni e 700 mila euro. In corso la gara per la costruzione anche del nuovo insediamento della Bonfiglioli per 6 milioni e mezzo. Ma i tempi sono stati sforati. A questi appalti maggiori si aggiungono opere pubbliche per importi superiore al milione, come la scuola media di Taio.
Ma si sono sbloccati anche molti appalti nel settore ambientale. Quello più importante dal punto di vista economico, anche in assoluto, è per il depuratore di Trento 3 che vale 130 milioni. La gara dovrebbe partire entro l’anno.
L’assessore Gilmozzi spiega che la Provincia ha anche adottato una metodologia nuova che permette di scremare automaticamente le offerte anomale e che ha ridotto di molto il contenzioso. Ma resta il nodo del Not, il nuovo ospedale del Trentino da 300 milioni di euro. Una gara in project financing che, come deciso dalla giunta nei giorni scorsi, ripartirà secondo quanto dettato dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso delle 4 cordate che avevano partecipato alla prima gara.