Dolomiti Unesco, se ne va il segretario
Bufera sulla Fondazione: Campeol lascia per i dissidi con il presidente. Domani convocato il consiglio di amministrazione per correre ai ripari. Laimer: "Assurdo rimanere senza direttore"
TRENTO. La Fondazione Unesco perde i pezzi. Il suo segretario, Giovanni Campeol, ha infatti rassegnato le sue dimissioni, informando il presidente di turno Alberto Vettoretto (che non commenta) della decisione. Non si conoscono i motivi che hanno spinto Campeol a lasciare la Fondazione, che si trova ora in acque agitate a poco più di un mese di distanza dalla verifica dell'Unesco. In ottobre è infatti atteso il delegato dell'Unesco Greame Worboys, per verificare che i siti entrati a far parte del patrimonio dell'umanità stiano rispondendo ai criteri richiesti dalla stessa Unesco.
La notizia delle dimissioni del segretario giunge dunque come un fulmine a ciel sereno a scuotere i Monti Pallidi. Domani si riunirà il cda della Fondazione per valutare la situazione che si è venuta a creare e stabilire le strategie future da adottare, anche in vista dell'appuntamento di ottobre. Giovanni Campeol è stato nominato segretario della Fondazione Dolomiti Unesco un anno fa, votato all'unanimità dal consiglio di amministrazione, di cui fanno parte le cinque Province (Belluno, Bolzano, Trento, Pordenone e Udine).
La sua nomina non aveva convinto alcuni, come il presidente della Provincia di Belluno Gianpaolo Bottacin, che non è mai stato un suo acceso sostenitore (avrebbe preferito un manager operativo) nè un suo difensore quando si sono scatenate le polemiche sugli aumenti di stipendio, o sul premio di 17.500 euro richiesto dal segretario, per raggiungere la "sede disagiata" della Fondazione (Cortina).
E pare che sia proprio per una questione economica che Campeol ha rassegnato le sue dimissioni. Che sono state inviate via mail ai diretti interessati, cinque righe e via. Il cda gli aveva proposto un premio una tantum all'anno, di 17 mila euro, ma il segretario lo avrebbe ottenuto solo se avesse soddisfatto alcuni obiettivi, imposti dallo stesso cda. Il segretario sembra invece aver chiesto di incrementare di un terzo il suo compenso mensile (che ammonta a 2100 euro), non trovando concorde il cda.
Alla base della decisione di abbandonare la Fondazione anche delle divergenze con il presidente della Fondazione, Alberto Vettoretto, sulla strategia e sul ruolo di Campeol all'interno dell'organismo. L'assessore provinciale all'ambiente di Bolzano Michl Laimer si dice non sorpreso dalla notizia: «Nel cda si era parlato di queste divergenze, ma mi stupisco per il momento scelto. Rimanere adesso senza direttore generale è assurdo». Per parte bellunese, invece, Alberto Vettoretto ieri non ha ammesso nè smentito le dimissioni di Campeol. «Fino alla riunione del cda non parlo», ha detto. La riunione è in programma domani. Il tempo stringe, ottobre è, praticamente, dopodomani.