Dolomiti Energia, i lavoratori protestano alla partita dell’Aquila

Trento. Scontro tra la Uil e Dolomiti Energia sullo sciopero indetto il 29 aprile scorso e che durerà fino al 28 maggio. Secondo il sindacato, infatti, i lavoratori impegnati nello svasamento della...



Trento. Scontro tra la Uil e Dolomiti Energia sullo sciopero indetto il 29 aprile scorso e che durerà fino al 28 maggio. Secondo il sindacato, infatti, i lavoratori impegnati nello svasamento della diga di Pezzè, a Moena, sarebbero stati messi nelle condizioni di non poter aderire allo sciopero, nonostante ne avessero manifestato la volontà. I lavoratori protesteranno stasera dalle 19 alle 22 davanti al PalaTrento, in occasione della partita dell’Aquila Basket, che giocherà contro il Venezia.

«Chiediamo rispetto per i lavoratori, per il diritto allo sciopero e per le organizzazioni sindacali che li rappresentano. Rispetto per i lavoratori che si sono infortunati durante gli incidenti sul lavoro per il ripristino e la messa in sicurezza degli impianti che servivano a ripristinare l’energia, il gas e l’acqua, per mettere in sicurezza le dighe dai detriti in tutte le aree del trentino colpite dal Maltempo dell’ Ottobre scorso. Per tutti i lavoratori che hanno dormito per terra, che hanno rischiato la morte», si legge nel comunicato della Uil. «Esprimiamo la nostra solidarietà e protestiamo per i lavoratori occupati in questo momento dal lavoro di svasamento della diga di Pezzè di Moena e obbligati dalla società, nonostante lo sciopero indetto dal 29 aprile scorso, a lavorare nonostante avessero manifestato la volontà di aderire all’astensione proclamata. Chiediamo la sensibilizzazione di tutti i cittadini e protestiamo contro le decisioni unilaterali, prese senza accordo dei lavoratori, che ledono la dignità del lavoratore e lo tengono sotto ricatto del firmare o perdere diritti, come sta facendo il Management del gruppo Dolomiti Energia».

Lo sciopero, lo ricordiamo, consiste nel blocco delle ore di lavoro straordinario programmato, gli spostamenti di orario e le prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro compensate come ore di viaggio. La protesta è legata ad una serie di rivendicazioni come l’addebito a tariffa piena dei consumi di energia a dipendenti aventi diritto ad agevolazioni tariffarie e la modifica del programma di gestione delle ferie inserite dai lavoratori e già avallate dai superiori.













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