m5s

Di Battista, comizio tra le Dolomiti per dire no alla riforma costituzionale

Il deputato 5 Stelle è salito al Roda di Vael dove ha incontrato i militanti del Trentino Alto Adige



VIGO DI FASSA. Ferragosto tra le Dolomiti per discutere della riforma costituzionale per i militanti 5 Stelle del Trentino Alto Adige, che e sono saliti al Rifugio Roda di Vael per ascoltare il deputato Alessandro Di Battista, che ha ribadito le ragioni del No al referendum sulla riforma costituzionale del prossimo autunno. I militanti pentastellati sono saliti a piedi da Passo Costalunga e  con la funivia.

«Difendiamo la Costituzione anche in alta quota - ha detto Di Battista - . E siamo una marea. Parliamo di sovranità popolare, energetica, alimentare e monetaria. Ci organizziamo, combattiamo per i nostri diritti e non molleremo mai. Abbiamo capito che più la passeranno liscia e più ci passeranno sopra. Questo manipolo di usurpatori di democrazia va mandato a casa e ce la possiamo fare. C'è un'Italia che risponde, che si mette in cammino, che arriva sulle Dolomiti, che si appassiona alla politica».

«Questa è democrazia altro che i presidenti del Consiglio imposti dal grande capitalismo finanziario. Altro che la Boschi e i suoi conflitti di interessi, Verdini e i suoi processi, Renzi e le sue menzogne. Questi personaggi odiano gli italiani informati. 300 cittadini che decidono di passare il ferragosto a 2100 metri d'altezza per ascoltare un comizio sulle ragioni del NO alle riforme costituzionali sono un pericolo per loro! Questo tour sta coinvolgendo migliaia di italiani, sulle strade, nelle piazze, nei sentieri di montagna e in rete».

Il tweet di Di Battista

Di Battista è impegnato in un lungo tour contro la riforma, sta infatti girando tutta l'Italia in scooter al motto di "#Iodicono"













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza