GIOCO D'AZZARDO

Deroga alle slot machine, bufera su Zeni

L'assessore alla salute vota a favore un emendamento sul gioco d'azzardo e finisce nel mirino



TRENTO. Al consigliere provinciale di Forza Italia Giacomo Bezzi, in tema di gioco d’azzardo, è riuscita una puntata vincente: ha portato a casa un emendamento per favorire i signori delle slot machine scaricando poi la patata bollente sull’assessore alla salute Luca Zeni.

E proprio a Zeni si sono rivolti ieri Vincenzo Passerini (Comunità di accoglienza), Cecilia Dal Rì (Auto mutuo aiuto) e Paola Pisoni (Forum famiglie): «Chiediamo all’assessore alla sanità, che ben conosce i problemi della dipendenza da gioco d’azzardo patologico, di motivare questa scelta (il voto a favore) che ci sembra più vicina ai poteri forti dell’azzardo che alla salute di tutti».

E poi una richiesta al presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti di invitare i capigruppo a riflettere e (magari) di cancellare un emendamento che - di fatto - allunga la vita delle sale giochi in Trentino, in barba a una legge che voleva essere all’avanguardia contro la ludopatia. 

«Nel 2015 la chiusura delle sale esistenti venne votata con un emendamento, ma sulla sostenibilità giuridica ci sono molti dubbi». Ecco perché l’assessore alla salute, Luca Zeni, ha sostenuto l’iniziativa di Bezzi. «L'emendamento approvato dal consiglio provinciale, prevede una proroga di due anni per le sale dedicate che la legge provinciale del 2015 stabilisce dovrebbero chiudere (parliamo di 4-5 casi in Trentino): la ratio, più che evidente, è quella d'evitare pericolosi contenziosi, attendendo di capire come si orienterà la giurisprudenza rispetto a questa particolare disposizione. Nulla quindi ha a che vedere con l'impostazione che questa Provincia ha adottato nel corso degli ultimi anni rispetto alla lotta alla ludopatia. È un emendamento proposto da un consigliere di opposizione, che prevedeva di togliere l'obbligo di distanza dai luoghi sensibili per tutti».

 













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