Danni in stazione  e molestie: scatta il Daspo 

Un 48enne non potrà accedere all’intermodale di Pergine per un anno Contro di lui in poco tempo quattro ordini di allontanamento della polizia locale



TRENTO. Senza fissa dimora, 48 anni, con un comportamento molesto (sopratutto nei confronti delle donne) e anche autore di danneggiamenti all’interno della stazione di Pergine. Questo l’identikit dell’uomo che è stato raggiunto da una sorta di Daspo urbano che, burocraticamente, prende il nome di Dacur. Ossia un provvedimento che prevede il divieto di accesso ai centri urbani. In particolare l’uomo non potrà avvicinarsi alla stazione intermodale di Pergine per ben un anno. A notificare la decisione al 48enne è stata la divisione anticrimine della questura. 48enne che ha dei precedenti di polizia e che era stato raggiunto anche da quattro ordini di allontanamento decisi dagli agenti della polizia locale di Pergine in virtù della legge dello scorso anno in materia di sicurezza in città. Quattro ordini di allontanamento che erano stati motivati da diversi comportamenti che erano stati ritenuti non accettabili. In particolare al 48enne vengono contestati una serie di episodi in cui avrebbe manifestato degli atteggiamenti chiaramente antisociali che erano poi sfociati in numerosi episodi molestia ai danni di cittadini, in prevalenza donne, nonché di danneggiamento alla struttura della stazione intermodale di Pergine Valsugana.

Il provvedimento di Dacur, come spiega la questura, è stato convalidato dall’autorità giudiziaria di Trento, e comporterà il divieto di accesso all’area interna all’infrastruttura ferroviaria e di trasporto pubblico e delle relative pertinenze della stazione intermodale di Pergine Valsugana per la durata di un anno.

Il Daspo urbano era stato introdotto nel 2017 ed è «diretto» a chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo. È prevista una sanzione amministrativa pecuniaria e un ordine di allontanamento (dal luogo della condotta illecita) nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi previsti, limita la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture (fisse e mobili) ferroviarie, aeroportuali marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze. Ed è proprio quella «ferroviario» l’ambito in cui il Dacur avrà la sua validità nei confronti del 48enne che di fatto non ha una dimora fissa ma che gravita nella zona attorno a Pergine. I danneggiamenti alla stazione gli impediranno di accedere alla struttura ferroviaria per il prossimo anno.

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