Controllori aggrediti sul bus per Villazzano
Denunciato un italiano di origini magrebine: non voleva obliterare il biglietto Momenti di tensione sulla linea 3. Una delle vittime: «Purtroppo succede spesso»
TRENTO. Non vuole obliterare il biglietto, aggredisce i controllori sul bus, scappa, viene denunciato e poi si presenta alla Trentino Trasporti: vuole chiedere susa. Una delle vittime, una donna, racconta: «Siamo stati spintonati, presi a male parole su un autobus pieno di gente, solo per aver fatto il nostro dovere. Non è la prima volta». Il fatto è finito al centro di un’interrogazione del consigliere provinciale Rodolfo Borga. Nessuna dichiarazione di solidarietà ai dipendenti, appunta Borga, da Trentino Trasporti all’assessora Sara Ferrari della Commissione Pari Opportunità. Trentino Trasporti smentisce: «Siamo stati da subito accanto ai dipendenti. Lo siamo ancora».
A ripercorrere l’accaduto, proprio la donna vittima dell’aggressione. Il consigliere Borga riferisce di calci e pugni ai danni dei due controllori. E’ lunedì 23 aprile, sono le 10.30 e, sulla linea 3 Cortesano Villazzano, salgono due verificatori. Entrambi 44enni, sono un trentino ed una ligure da anni residente in provincia. Fanno il proprio lavoro su una corsa che vede presenti, circa, 40 passeggeri. «Il mio collega stava verificando i biglietti di due persone nella parte posteriore dell’autobus, io operavo davanti. Ad un certo punto mi accorgo che sta incontrando delle resistenze. C’è un uomo, tra i 20 ed i 30 anni, che è in possesso del biglietto ma che non lo ha obliterato». Dopo le verifiche e le domande di routine, la donna verificatore spiega che ormai è tardi. Il biglietto si oblitera appena saliti, non quando arrivano i controllori per la verifica. Per sanare la violazione o si pagano subito 30 euro, oppure scatta la sanzione di 80. E’ a questo punto che l’uomo, nato in Trentino, magrebino di origini, avrebbe detto: “fammi timbrare, allora”. «Ormai è tardi» gli è stato risposto. Le regole valgono per tutti, i verificatori le fanno rispettare. L’uomo va in escandescenze, prende i verificatori a male parole. «Purtroppo, succede spesso» dice amareggiata la donna controllore. Il trasgressore si alza, spintona i passeggeri, spintona i due controllori. Gomitate. Deve scendere. Intanto la donna controllore chiama il 112. L’uomo scende dal bus e scappa; il collega lo insegue, raggiunto poi da un altro dipendente di Trentino Trasporti che ha assistito all’inseguimento. Passa la polzia. L’uomo con il biglietto non obliterato viene fermato al poliambulatorio Crosina. Denunciato, il giorno dopo si presenta alla Trentino Trasporti: vuole i nomi di quei due verificatori. Vuole chiedere scusa. Richiesta negata. Scuse trasmesse. «Un brutto episodio». (f.q.)