Contadino trovato morto sotto il trattore

La vittima è Giuseppe Gozzer, 74 anni, del posto. L’allarme alle tre e mezza del mattino: a trovarlo la figlia


di Marco Weber


CEMBRA. L’ha ritrovato la figlia, allertata dalla madre che a tarda notte - attorno alle 3 e mezza - si è accorta che il marito non era rincasato. Sapeva dov’era il campo in cui lavorava il papà, al confine tra i comuni di Cembra e Lisignago, ed è andata personalmente a cercarlo. Giù, quasi in fondo alla valle, al termine di una strada sterrata molto ripida. Con il cuore in gola. Per scoprire il trattore di papà ribaltato. Scivolato in un tratto scosceso e volato giù dal muro di un terrazzamento, in località Monsinaga.

La figlia ha chiamato subito il 118 e i soccorritori hanno spento ogni speranza residua. Giuseppe Gozzer, 74 anni, sposato con due figlie, agricoltore di Cembra che in passato era stato anche presidente del Consorzio di miglioramento fondiario, era rimasto sotto il mezzo, morendo sul colpo.

Inutile l’intervento dell’ambulanza e quello, in forze, dei vigili del fuoco di Cembra: «Eravamo una quindicina», racconta il comandante Nicola Zanotelli. «Abbiamo illuminato la zona, ancorato il mezzo a delle strutture esistenti perché non scivolasse, poi abbiamo estratto il signore».

Tre ore di lavoro sotto le luci delle fotoelettriche e il ritorno in caserma quasi alle 7 del mattino. Con negli occhi le immagini di un nuovo, tragico, incidente in campagna. E una notizia infausta da portare alle famiglie del paese.

Incidente in campagna, ma non sul lavoro, perché Gozzer - stando a una prima ricostruzione dell’accaduto - era sceso giù, in fondo al suo fondo, non per portare attrezzi o caricare uva, ma per scaricare i resti di una siepe tagliata.

Sembra che l’incidente sia avvenuto in serata, forse quando la visibilità era già scarsa. Ma è ancora impossibile stabilire con certezza i contorni dell’accaduto e le cause, che sono tuttora al vaglio dei carabinieri di Cembra. Sicuramente l’asperità del territorio ha giocato un ruolo importante, come pure il fatto che il mezzo sembra non avesse la barra che serve a proteggere la postazione di guida. C’è un ostacolo oggettivo al suo utilizzo: sotto le pergole - spiegano i vigili del fuoco - con il rollbar non si riesce a passare. È materialmente impossibile.

Probabile che l’esito fatale sia quindi il risultato di una serie di cause concomitanti. I pendii fitti di vigne della val di Cembra sono una ricchezza che ha consentito a molte famiglie di prosperare. Ma gli agricoltori sanno che quel territorio che dà loro il pane è anche ricco di insidie. Come testimonia il numero di lutti. Che ieri è aumentato.

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