«Con la Tares si risparmia in bolletta»

A fine luglio arriverà la prima fattura della tariffa puntuale. L’assessore Condini assicura: «Meno costi per chi differenzia»


di Luca Pianesi


TRENTO. La tariffa puntuale conviene. A dirlo è l'assessore allo Sviluppo economico e ai tributi del comune di Trento, Fabiano Condini, che spiega: «Quando a fine luglio arriverà la prima rata della Tares, i cittadini che avranno differenziato correttamente, vedranno che la somma da pagare per lo smaltimento dei rifiuti sarà ridotta rispetto all'anno passato. E lo stesso accadrà anche alle aziende che potranno spendere ancora meno detraendo l'Iva». Non ci sono, quindi, solo i disagi per alcuni condomini e gli irriducibili dell'indifferenziata, i teppisti che bruciano i bidoni e i maleducati che abbandonano la immondezza lungo le strade o nei parchi pubblici. La Tares è anche, e soprattutto, un'imposta che, come tale, tra pochi mesi interesserà le tasche dei trentini. «Un'imposta ibrida – racconta Condini – perché la legge nazionale prevedeva che potesse essere trattata anche come una tariffa. Nella normalità dei casi, nel resto d'Italia, è stata recepita come un'imposta. La nostra amministrazione comunale, invece, ha deciso di assumerla proprio come fosse una tariffa. Quindi calibrandola sull'effettiva produzione di rifiuti e non trattandola come un altro semplice balzello. Per questo a fine luglio, e poi ancora a fine anno quando arriverà la seconda rata, i nostri concittadini riceveranno a casa una fattura, con tanto di Iva. E il risultato, secondo studi e simulazioni fatte dai nostri uffici, dovrebbe essere, per chi ha fatto la raccolta correttamente, quello di una generale riduzione del quantum da pagare, rispetto all'anno scorso. Per le imprese, poi, ci sarà l'ulteriore possibilità di detrarre l'Iva. Un 21% in meno che non avrebbero recuperato se fosse stata una semplice imposta». Un altro aspetto legato al fatto che la nostra Tares è una tariffa e non una tassa statale è la mancata maggiorazione di 30 centesimi di euro al metro quadro imposta dal governo Monti per la Tares su scala nazionale. Un aumento scongiurato dal senatore Vittorio Fravezzi che ha presentato un provvedimento, in Parlamento, approvato negli scorsi giorni anche dalla Camera che esclude da tale contribuzione i comuni della nostra regione. Un'esclusione che non è esenzione, visto che le nostre amministrazioni dovranno trovare l'equivalente per altre strade. «Il Governo – prosegue Condini – aveva aggiunto questo plus al metro quadro, a prescindere dalla produzione di rifiuti dei contribuenti, ancora una volta ragionando sull'imposta e non sulla tariffa. Trenta centesimi che per 100 metri quadri di appartamento avrebbero comportato un aumento di 30 euro. Un ulteriore balzello che abbiamo sul nostro territorio abbiamo scongiurato.

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