Colpo grosso alle slot machine dello Shop Center
I ladri hanno sfondato un muro e percorso un cunicolo Bottino per 13 mila euro, danni per oltre 80 mila
TRENTO. Ancora un colpo messo a segno per impossessarsi dei soldi delle slot machine. La notte scorsa è stato messo a segno a Pergine allo Shop Center Valsugana. Al piano rialzato dove si accede dal parcheggio esterno, nel locale di fronte al bar, è ospitata una decina di macchinette: I ladri si sono impossessati di circa 13.000 euro ma facendo danni per oltre 80.000. In questo senso si è espresso ieri mattina l’addetto al locale, il cui gestore risiede nel Veneto. In sostanza, hanno scassinato otto slot machine nel locale. Il cambiamonete e un'altra slot machine collocata nell’ufficio a fianco. Non sono state toccate le macchinette riservate ai giochi per bambini, probabilmente perché al corrente che le monetine sono di taglia minima. Invece, sapevano che le altre venivano caricate o di lunedì o di martedì e hanno atteso appunto la notte tra martedì e mercoledì per effettuare il colpo. A quanto pare, i malviventi erano al corrente di quando avveniva il caricamento, ma conoscevano anche come è costruito l’edificio riuscendo a percorrere i cunicoli e le intercapedini giuste per arrivare al locale senza far scattare l’allarme. Tuttavia devono aver faticato non poco: hanno dovuto sfondare una vetrata e poi un muro anche se era una semplice parete. Se ne è accorto ieri mattina l’addetto alla sicurezza: ha visto calcinacci. Ha così appurato che erano caduti sondando parzialmente il controsoffitto a lastre e in particolare il riquadro a grata. In corrispondenza, la parete oltre il controsoffitto presentava un foro sufficiente per far passare una persona. Per arrivare alla parete forata, i ladri erano penetrati dal parcheggio esterno in un locale chiuso solo da una grata in ferro ma aperta nella parte alta: un ripostiglio deposito con cassette accatastale, ed altro materiale in abbandono. La parete in fondo era ricoperta da lastre in vetro che ricoprivano tutta la parete. Con una sbarra in ferro, ritrovata abbandonata, hanno sfondato il vetro e quindi praticato un foro nella parete i cui calcinacci sono finiti, come si è detto, nel corridoio centrale. Invece che scendere nel corridoio e accedere alla slot machine forzando la serranda, i ladri sono risaliti entrando in un cunicolo con una delle pareti (dotata di finestra a vetri) al di là della quale si trova il piccolo ufficio annesso alla sala da gioco. Sfondare la finestra, calarsi nell’ufficio e cui nella sala da gioco è stato poi facile.
Hanno così potuto forzare non solo le macchi nelle nella sala, tutte fila lungo la parete, ma anche quella nell’ufficio, in attesa di essere messa fuori a disposizione del pubblico.
Hanno lavorato dentro il locale con le serrande abbassate e quindi in tutta tranquillità anche perché non c’è personale di sorveglianza dentro il centro commerciale. Ci sono le telecamere, i cui filmati sono all’esame dei carabinieri. Pare tuttavia che non ci sia granché.