Cieco dopo l’infortunio: idraulico chiede 6 milioni
L’incidente si è verificato su un ponteggio di una casa in ristrutturazione: sotto processo l’elettricista
TRENTO. Rimase cieco mentre stava salendo su un ponteggio. Un idraulico della val di Fiemme di 37 anni ha promosso una maxicausa di risarcimento, chiedendo 6 milioni di euro, al committente e all’elettricista del cantiere. L’infortunio si è verificato il 4 luglio 2007. L’idraulico si stava occupando dei lavori di ristrutturazione di una mansarda nel centro di Cavalese. Per accedere alla mansarda si doveva salire su un ponteggio esterno. Non c’erano scale interne. Proprio mentre stava entrando nell’appartamento, l’idraulico è stato colpito da una fortissima scossa elettrica che lo ha fatto cadere a terra e gli ha causato un arresto cardiocircolatorio da folgorazione.
L’uomo prima fu ricoverato all’ospedale di Bolzano, poi a Trento, Cavalese e a Villa Rosa a Pergine. I medici hanno lottato a lungo per salvare la vita allo sfortunato idraulico. Alla fine, però, nulla hanno potuto per salvare la vista al poveretto. L’uomo adesso è praticamente cieco. Per questo motivo i suoi legali hanno avanzato la maxi-richiesta di risarcimento. Sull’incidente ha aperto un’inchiesta anche la Procura di Trento.
Il pubblico ministero Alessia Silvi ha emesso un decreto di citazione a giudizio per l’elettricista che aveva eseguito i lavori. Secondo l’accusa avrebbe installato un impianto provvisorio e del tutto irregolare. Da qui è partita anche l’azione civile. L’idraulico ha fatto causa all’elettricista che ha, a sua volta, chiamato in causa il committente e tutte le altre imprese che lavoravano nel cantiere. Nel frattempo, il procedimento penale si avvia alla conclusione. Il difensore dell’elettricista, l’avvocato Luca Pontalti, sostiene che non c’è alcune rova del nesso di causalità. Ovvero non c’è prova che il grave infortunio sia avvenuto per difetti dell’impianto elettrico. Secondo un perito, infatti, potrebbe anche essere stato un fulmine. Inoltre, l’impianto elettrico a cui aveva lavorato l’elettricista si trovava all’interno dell’appartamento e non era collegato in alcun modo al ponteggio. Per questo l’elettricista non avrebbe avuto alcun ruolo nell’incidente.
Nonostante questo, l’assicurazione dell’artigiano mette a disposizione del danneggiato una somma rilevante: 775 mila euro. Un risarcimento che copre solo una parte della richiesta avanzata dall’idraulico. Potrebbe essere, comunque, considerato come acconto in vista dell’esito della causa civile. Intanto, il processo penale va avanti. Si è già tenuta un’udienza a Cavalese e la prossima udienza è prevista per il 26 giugno. Ma la partita vera si giocherà sul civile.
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