«Centro wellness? Pensateci bene e studiate i vostri flussi turistici»

L’assessore all’urbanistica del comune di Merano spiega come loro hanno costruito le Terme: un’opera da 200 milioni di euro che ogni anno viene visitata da 350.000 turisti di tutto il mondo


di Luca Pianesi


TRENTO. «Ai trentini che vogliono costruire un centro benessere alle Fogazzaro consiglio di studiare bene il mercato e di non buttarsi su modelli obsoleti». A parlare è l'assessore al bilancio, all'urbanistica e allo sviluppo del territorio, del comune di Merano, Nerio Zaccaria. Uno che la storia delle Terme di Merano, il più importante centro wellness della regione, la conosce bene. Sa degli ingenti sacrifici economici che sono stati fatti per realizzarle negli anni '70 e dei continui investimenti che impegnano a tutt'oggi tutta la realtà comunale e provinciale. E questo, nonostante Merano goda da più di un secolo della fama di località curativa: il clima particolarmente salubre e l'uva del posto, infatti, già intorno alla metà del 1800 erano conosciute come benefiche, rispettivamente, per i malati di tisi e per quelli affetti da patologie all'apparato digestivo. E già intorno al 1870 la cittadina era una rinomata località di villeggiatura dove vi si recavano i vip dell'epoca, come l'imperatrice Sissi, Franz Kafka e Richard Strauss. Insomma una località del benessere.

Quanto è costato il vostro investimento per realizzare le Terme di Merano?

All'epoca si investirono, tra Terme e hotel attiguo, l'equivalente di 200 milioni di euro. Una cifra importante che però ha determinato la creazione di una struttura che oggi funge da traino a tutto l'apparato turistico.

Da noi si parla di utilizzare una quota dei 13 milioni di euro che dovevano essere spesi per costruire la Casa dello Sport. Che tipo di investimento potremmo fare noi con una cifra così ridotta?

Non lo so, però a prescindere dai soldi che avete da spendere vi consiglio di studiare bene il mercato prima di partire con i lavori. Noi, per esempio, c'eravamo accorti che per il nostro territorio le terme non poteva più rispondere al modello concepito 40 anni fa, legato quasi indissolubilmente agli aspetti curativi. Per questo abbiamo deciso di investire nelle piscine, le saune, il benessere.

Quanti visitatori avete all'anno?

L'anno scorso abbiamo fatto registrare 350.000 presenze, per utili che si aggirano intorno ai 500 mila euro annui. Questo vuol dire che per ripianare l'investimento di 200 milioni di euro che è stato fatto 40 anni fa, non bastano le entrate dagli ingressi. La provincia, a tutt'oggi, deve fare aumenti di capitali annui per ripianare il bilancio.

Qual'è il vostro turista tipo?

Il mercato è tenuto in piedi dai tedeschi, dagli austriaci e dagli italiani che insieme coprono l’80 dei nostri visitatori. Anche se l'italiano è in calo a causa della crisi economica e di tutti i problemi che stanno affliggendo il nostro paese. Aumentano gli svizzeri.

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