Castel Thun, 65 mila turisti in poco più di tre mesi
Boom di visitatori per Castel Thun. Aperto da quasi quattro mesi, il maniero ha sfiorato quota 65 mila presenze, circa il doppio di quelle registrate al Buonconsiglio
TON. Il Comune è costretto a far fronte all’assalto al castello. Ormai si sta sfiorando quota 65 mila presenze. Per la verità si è attorno ai 63 mila biglietti staccati in tre mesi e mezzo, ma basta una giornata come giovedì scorso per raggiungere la cifra tonda. «In quel giorno - spiega il sindaco Sandra Webber - sono state 2000 le persone che hanno varcato le porte del palazzo comitale». Cifre da record.
Numeri inattesi e che documentano come il maniero sia un punto di forte richiamo, grazie anche al battage pubblicitario messo in atto dalla Provincia, che ha attirato pubblico da tutta Italia.
C’è di più: in questi giorni ricorre l’anniversario di morte dell’ultimo dei conti che hanno abitato il castello. Era il 30 luglio del 1982 quando Zdenko Thun usciva per l’ultima volta dalla Porta spagnola su un carro funebre trainato da cavalli. Così lui aveva chiesto per essere sepolto nella vicina chiesetta di San Martino. E domani, per ricordare un personaggio che è vivo nel ricordo di molti, verrà celebrata una messa nella chiesa parrocchiale di Vigo di Ton. L’iniziativa è del sindaco Webber, che vuol così commemorare un conte, ma soprattutto un uomo che nell’immaginario collettivo è ricordato per la sua simpatia e per il rapporto diretto con la gente.
«Nel 2012, in occasione dei trent’anni dalla sua morte - spiega il sindaco - vorrebbe fare qualcosa di importante per tramandare il nome alle nuove generazioni». Nel comune non ci sono, almeno così sembra osservando la toponomastica, vie a lui titolate e dedicargli una strada, oppure un edificio pubblico potrebbe essere un modo per onorare la sua memoria.
In tanto entusiasmo e fiorire di iniziative, c’è però un rovescio della medaglia. L’assalto di persone e di automobili mette a dura prova una viabilità fatta per sopportare il traffico dei residenti e non certo i picchi di flusso attuali. I parcheggi, sia quello creato ai piedi del colle sul quale sorge il castello che quello individuato nella piazza di Vigo, sono insufficienti e in certi momenti si è dovuto chiudere al transito alcune strade. «Bisogna pensare - commenta Sandra Webber - alla creazione di una nuova area in grado di accogliere automobili, camper e pullman».
A lei, quasi all’unisono, fa eco Mauro Marcolla, l’assessore che ha forse le competenze più gravose, quelle relative al castello: «Sono due mesi e mezzo che siamo impegnati in prima persona a gestire i problemi legati al traffico e a cercare di porre rimedio alle lamentele dei residenti». La giunta comunale, assieme alla Provincia, sta valutando le modalità per individuare la zona per un nuovo parcheggio e come programmare la viabilità per far scorrere in modo fluido il traffico per il castello.
Ma se questa è un’esigenza, sicuramente ci sono altri aspetti da tener presenti e la gente discute dei vantaggi e degli svantaggi legati ad un’improvvisa e per certi versi inaspettata, invasione del territorio. Un territorio che da qualche tempo sta sopportando un carico antropico notevole che crea dei problemi. E se nelle prossime giornate, in concomitanza con il Ferragosto, si prevedono picchi d’afflusso elevatissimi: passata l’alta stagione turistica, sarà necessario ragionare per analizzare il fenomeno. Sta di fatto che a fine agosto inizierà la raccolta delle mele e con i trattori sulle strade davvero la viabilità rischierà il collasso.
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