Casa vuota, ma tassa rifiuti da pagare 

La protesta di una cittadina: «Per il Comune se le utenze sono attive si producono immondizie. Ma non abitiamo più lì»



TRENTO. Quella che racconta Giulia Detassis è una storia di assurda burocrazia che spesso crea dei labirinti dai quali è quasi impossibile uscire. Giulia dove essere passata da un ufficio all'altro, ha anche chiesto un appuntamento all'assessore Gilmozzi («Con una Pec, così almeno è obbligato a rispondermi»).

Le speranze di una soluzione non sono molte, ma la voglia di rendere nota una vicenda assurda è tanta: «Fino a poco tempo fa mio marito, mia mamma ed io abitavamo in una casa di nostra proprietà. Abbiamo traslocato e la casa è stata messa in vendita, ma abbiamo lasciato attivi i servizi di acqua, luce e gas perché con l'approssimarsi dell'inverno abbiamo paura che l'acqua nelle condutture si congeli. Rimane acceso il riscaldamento, che tra l'altro è a parete e quindi un impianto difficile da svuotare. Ho chiesto il cambio di residenza in questi giorni. Tra i vari documenti c'era il modulo per la dichiarazione delle imposte sui rifiuti urbani. Durante la compilazione mi sono accorta che non si parla di trasloco, ma solo di nuova attivazione. Ho telefonato al servizio clienti di Dolomiti Ambiente e mi è stato detto che finché non chiudo tutte le utenze (luce, acqua gas), anche la posizione della Tari rimane aperta e va pagata. Ho spiegato all'addetta al call center la situazione del riscaldamento e della messa in vendita dell'appartamento e le ho chiesto di passarmi un dirigente responsabile, ma non ha voluto farlo, dicendomi che non c'era nessuna fretta di chiudere le utenze. Le ho risposto che magari la casa riesco a venderla fra un anno. La mia osservazione ha fatto effetto, tanto che si è sentita in obbligo di verificare con un suo collega la mia situazione. La risposta non è stata che una conferma, riferendomi che si tratta di una decisione del Comune di Trento quella di far pagare la Tari anche se l'abitazione è vuota e non abitata, ma con le utenze attive. Perché, mi ha detto, se c'è la luce si producono rifiuti urbani. Quindi io adesso dovrei pagare le immondizie su due abitazioni, anche se una non è vuota. Ma la cosa "divertente" è che mia mamma ha chiuso tutte le utenze dell'appartamento dove viveva da sola a dicembre 2016 e a settembre 2017 le è arrivata da pagare la fattura dei rifiuti per il periodo gennaio - giugno 2017 con addirittura 3 componenti del nucleo familiare. Ma non doveva essere: niente utenze niente Tari?». Ma è emerso anche un altro paradosso: se ad essere attiva fosse l'utenza del gas e non quella della luce, Dolomiti Ambiente non farebbe la stessa deduzione e non si dovrebbe pagare la Tari.

(d.p.)













Scuola & Ricerca

In primo piano