Casa Fedrizzi apre le porte in vista dell’asta
Da oggi il palazzo della gallerista sulle colline di Cognola sarà visitabile la settimana prossima si terrà l’incanto per mobili, opere d’arte e documenti
TRENTO. Da oggi Villa Travaglia apre le sue porte. Per una settimana sarà possibile visitare la magione storica sulla collina di Cognola in cui viveva la gallerista Ines Fedrizzi con il marito Gualtiero Giovannoni. I due eredi della villa, il figlio di Ines Fedrizzi Enzo Bolzoni Giovannoni e la badante polacca Wieslawa Wilinska, hanno messo all’asta tutti gli arredi e le opere d’arte contenute nel palazzo. L’asta si terrà sabato 1 e domenica 2 dicembre e sarà curata dalla casa Von Morenberg di via Malpaga. Tutti gli interessati, però, a partire da oggi potranno visitare la casa per osservare dai vicino i suoi tesori e visionare i 2.300 lotti che saranno messi all’asta. Basta rivolgersi alla Von Moremberg e si potrà visitare la casa che era un cenacolo di artisti e intellettuali. E’ in vendita anche il palazzo, ma per quello sarà più difficile trovare un compratore. All’asta, invece, andranno mobili, quadri, ma anche il vasellame. L’asta vera e propria si terrà in via Malpaga, ma chi vorrà potrà visitare il palazzo. Sono anche stati stampati 2 mila volantini che illustrano le caratteristiche dei vari lotti.
Ci saranno le opere d'arte con le quali sono stati riempiti i muri. E i nomi sono importanti: Remo Bianco, Bruno Colorio, Giorgio Poppi, Luigi Senesi, Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli, Virgilio Guidi, Lucio Fontana, Lyolen Feininger. Ma l'asta richiamerà a palazzo anche persone dal budget limitato.
In vendita ci sono anche i mobili, come una cassapanca enorme stimata sui 400 euro, o un baule in legno che partirà da 40 euro o ancora la vecchia culla trasformata in porta riviste messa a 200 euro o la lavagna con gli ultimi appunti per i quadri di Ines ancora segnati con il gesso. Poi ci sono i bicchieri, le tazze, tutti i paioli e le padelle in rame. Tutto verrà bandito, tutto è stato prezzato per essere messo in vendita. Poi ci sono cose particolari come il quadro che le pittrice di Cognola aveva preparato per la cantina di Mezzocorona ma che è rimasto nel suo atelier in attesa di arrivare alla sua destinazione finale. E forse è arrivato il momento. In vendita anche il palazzo. Cifre non ne vengono fatte nemmeno dall'avvocato Maurizio Pellegrini, che sta seguendo il tutto. Anche se la speranza è che si muova la Provincia per trasformarlo magari in un centro culturale.
Per l'archivio di Ines (documenti e lettere) la destinazione finale dovrebbe essere quella del Mart come per alcuni inediti mentre alcuni quadri saranno regalati alla comunità di Cognola perché ricordi l'importante artista. Tutto il resto va all'asta. Chi offre di più?
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