«Cari Civici, destra e sinistra sono diverse»
Il segretario Pd Gilmozzi: «Gottardi sbaglia, non sono categorie superate». Oggi coalizione da Rossi
TRENTO. Non parte propriamente col piede giusto l’avventura politica dei Civici: «Vedo che per il loro portavoce, Mattia Gottardi, le categorie come centrodestra e centrosinistra sono superate. Per noi ci sono, eccome, e questa distinzione resta sostanziale» tuona il segretario del Pd, Italo Gilmozzi. «Che i Civici si sarebbero presentati alle elezioni non è una novità, facciano pure il loro percorso. Quando avranno elaborato le proprie posizioni noi, come centrosinistra autonomista, siamo ovviamente disponibili a confrontarci: ma sui temi e sui valori» chiude.
Se il Pd non fa, dunque, salti di gioia per l’esordio del partito dei sindaci, posizioni più morbide sul fronte dell’Upt dove un pezzo da novanta come Lorenzo Dellai vedrebbe di buon occhio una candidatura da presidente della Provincia del civico Francesco Valduga.
E al capogruppo dell’Upt, Gianpiero Passamani, piace in modo particolare un aspetto della posizione dei Civici: «Quale? Quella che abbiano detto con chiarezza di voler ora dedicare i prossimi mesi ad una fase costituente. E’ esattamente quella che anche noi stiamo portando avanti ed è un segnale importante che la politica, i partiti, stanno attraversando. A questo punto è prematuro parlare del fatto di che tipo di posizione vorranno tenere rispetto alla coalizione. Aspettiamo che i Civici portino avanti il loro processo costituente».
Dai banchi dell’opposizione l’accoglienza non poteva essere calorosa al neonato partito dei sindaci: «Fa sorridere sentirsi proporre dai Civici concetti come “rinnovamento” ed “incisività”, due caratteristiche che non si vedono mai al Consiglio delle autonomie locali in cui tutte le decisioni, espressioni della politica della giunta provinciale di Ugo Rossi, vengono sempre avallate senza batter ciglio. Evidentemente per questi sindaci la politica del centro-sinistra è condivisa e perpetuata. L’impressione è che si voglia proporre una politica tanto contraddittoria, sfuggente e ambigua da sottrarsi a ogni definizione nella pia illusione di garantirsi il maggior numero di adesioni. Ma la gente comune è stufa di questa doppiezza ed è per questo che non va più a votare» osserva Claudio Cia, consigliere provinciale di Agire.
Ma la partita, sottigliezze e distinguo a parte, si gioca sul campo del centrosinistra. Ed oggi la coalizione che sostiene il presidente Ugo Rossi si troverà, proprio con il governatore, per fare il punto sulla situazione politica, adesso più che mai dopo la discesa in campo dei Civici. I toni ultimativi di fine estate di partiti prima e presidente poi sembrano essersi raffreddati.
(g.t.)