Carcere di Trento, Fugatti chiede a Bonafede un rapporto dettagliato
Il governatore vuole avere informazioni precise sul numero dei detenuti e sulla situazione dell'organico della Polizia penitenziaria
TRENTO. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha scritto al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, chiedendo un rapporto completo ed aggiornato sulla gestione del carcere di Spini di Gardolo, a Trento, «sia in riferimento al numero dei detenuti che alla situazione dell'organico del Corpo di Polizia penitenziaria».
«La gestione della Casa circondariale di Trento ha evidenziato nel corso degli anni notevoli criticità, sia rispetto alle condizioni lavorative del Corpo di Polizia penitenziaria, sia al ben noto problema del sovraffollamento della struttura», afferma Fugatti in una lettera ricordando la rivolta verificatasi nel dicembre 2018 a seguito del suicidio di un detenuto e «l'impegno preso dalla nuova amministrazione provinciale nel garantire un costante monitoraggio presso le sedi competenti sugli aspetti di criticità gestionale, a partire dal numero di detenuti, superiore a quello concordato nell'Accordo di programma quadro fra Provincia, Comune di Trento e Governo, sottoscritto nel 2002 e aggiornato, successivamente, nel 2008».