"Carcere, condizioni di assoluto rischio"
L'arrivo a Trento dei condannati per reati sessuali allarma la polizia penitenziaria
TRENTO. I 30 detenuti condannati per reati sessuali trasferiti alla Casa circondariale di Trento nella nuova sezione speciale a loro dedicata (nonostante le carenze nell'organico degli agenti della polizia penitenziaria) sarebbero stati assegnati a sezioni dove sono presenti detenuti comuni di «media sicurezza».
La denuncia arriva dall'organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp). Questi detenuti - sottolinea il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, in una lettera al vice ministro della Giustizia Enrico Costa e al capo del Dap Santi Consolo - sarebbero stati stati trasferiti "senza che fossero impartite le opportune disposizioni scritte e senza, soprattutto, che il personale fosse messo a conoscenza di tali scelte e allertato in merito agli accorgimenti da adottarsi".
"Si sarebbero verificate - aggiunge Beneduci - condizioni di assoluto rischio per la struttura penitenziaria, per chi vi opera e per coloro che vi sono allocati, tali da richiedere gli accertamenti e gli interventi del caso diretti anche all'individuazione delle possibili e sicuramente sanzionabili responsabilità del caso".