Capitale europea della cultura, parte da Bolzano la candidatura del Nordest

E' partita da Bolzano la candidatura del Nordest a Capitale europea della cultura 2019. E' stato dato il via formale al Comitato fondatore



BOLZANO. E' partita da Bolzano la candidatura del Nordest a Capitale europea della cultura 2019. E' stato dato il via formale al Comitato fondatore, composto dalle Province autonome di Bolzano e di Trento, le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Venezia e il Comune di Venezia, capofila dell'operazione.

L'iniziativa intende valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee e contribuire a migliorare la comprensione tra i cittadini. In base alla rotazione annuale tra Stati decisa dall'Unione, nel 2019 la Capitale europea spetterà all'Italia e il Nordest si candida per conquistare la nomina, forte di un bacino di 7 milioni di abitanti, di una capofila come Venezia e, tra le sue peculiarità, di una terra plurilingue come la Provincia di Bolzano.

La Capitale europea dovrà organizzare lungo tutto il 2019 un programma di manifestazioni culturali per promuovere il patrimonio esistente e favorire cooperazioni durature in ambito culturale. ''Questa sfida - ha detto il vice-presidente altoatesino Christian Tommasini - è un'opportunità di crescita attraverso gli investimenti nella cultura con l'impegno ad aumentare la partecipazione dei cittadini agli eventi culturali, perché la cultura crea benessere sociale ed economico''.

Oltre a Tommasini, hanno sottoscritto l'atto il vice-presidente Marino Zorzato (Veneto), gli assessori Elio De Anna (Friuli), Lia Giovanazzi Beltrami (Trentino), Pier Francesco Ghetti (Comune di Venezia) e Raffaele Speranzon (Provincia di Venezia).

Intervenendo a Bolzano alla cerimonia per la costituzione del Comitato per la candidatura di Venezia e del Nordest a capitale dela cultura tra otto anni, il vice presidente della Regione, Mario Zorzato, ha evidenziato che Venezia rappresenta la punta di diamante di questa iniziativa. ''Oggi come ieri - ha aggiunto - l'area del Nordest rappresenta un crocevia guardando all'Europa e all'intero Mediterraneo, pur in contesti che sono cambiati e stanno cambiando con grande rapidità. A fronte di questi cambiamenti occorre individuare un nuovo ruolo, in cui la cultura intesa in senso ampio sarà determinante''.

''Sotto questo profilo - ha aggiunto - il progetto di candidatura del Nordest a capitale europea della cultura avrà una dimensione internazionale e dovrà essere un progetto di sviluppo di alto profilo. Del resto le stesse scelte dell'Unesco dimostrano come nessun'altra realtà al mondo possa competere con l'area del Nordest, che già conosce un'intensa collaborazione al suo interno. Non vogliamo presentare quello che siamo stati o che siamo attualmente, ma quello che saremo. Il nostro territorio come punto di riferimento per il futuro: su questo costruiremo insieme il nostro progetto per questa candidatura''.













Scuola & Ricerca

In primo piano