Canova, il tour fra rifiuti abbandonati e «lanciati»
I cespugli vicino al campo da calcio usati come toilette, in via Maroni abbandonati profilattici e carne scaduta. Dalla tangenziale il torneo di getto dell’immondizia
TRENTO. A Canova non bisogna fare troppa strada o perdere troppo tempo, per trovare piccole discariche abusive, o semplicemente rifiuti abbandonati. Il particolare tour inizia in piazza, subito dietro la chiesa dove si trova il campo di calcio, attiguo alla bocciofila. Si tratta di una nuova struttura sempre aperta e mai custodita, che conosce il suo peggior momento nel fine settimana: «Il sabato e la domenica si giocano tornei in serie, solo che mancano i servizi igienici. Ed allora si utilizzano i cespugli che delimitano il campo, col non trascurabile particolare che il tutto confina con delle abitazioni e spesso quando ci affaccia alla finestra, il paesaggio può essere molto particolare». È quanto ci racconta la signora Micheletti, la nostra personale guida in questo viaggio. “«Vorrei far riflettere anche su due altri aspetti. Il primo è che sul campo sintetico ci si va in bicicletta, o si fanno scoppiare dei petardi e non so quanto possa durare senza accusare danni ingenti. La seconda è la pericolosità del tetto della bocciofila,che ormai è diventato ad alta frequentazione. I ragazzi non ci vanno solo per recuperare i palloni, ma anche per giocare. Non è ancora successo nulla di grave, ma la situazione è a rischio».
Ci spostiamo in via Ezio Franceschini dove a catturare l'attenzione è un ordinato orticello (abusivo?) costruito a bordo strada e sulla riva di un putrido affluente del Lavisotto, in una zona ricca di immondizie abbandonate. E si vuol fare una hit parade del rifiuto mollato in giro senza cura, al primo posto c'è tutto quello che è da ricondurre alla Tares e diventa davvero difficile capire come si possa pensare di coltivare un orto, in un simile contesto. Poco più in giù, davanti al cancello di un capannone abbandonato qualcuno ha lasciato a bordo strada, un sedile da macchina e quattro copertoni che sono certo di una macchina di piccola cilindrata. La sorpresa via Maroni, dove su un malmesso muretto di cinta, fanno bella vista cinque profilattici, tutti in fila. Poco prima qualcuno ha abbandonato la spesa, dopo aver acquistato delle confezioni di carne,scontata perché vicina alla scadenza. La borsa è li per terra, con parte del contenuto ormai in putrefazione ed ospita un party per mosche, mosconi ed altri insetti.
Ci spostiamo in fondo a via 4 Novembre nella zona dove una settimana fa, fu rinvenuta la carcassa di un cane morto. Qui si costeggia la tangenziale, dove si pratica il particolare sport del lancio del rifiuto. I più gettonati sono i pannolini e sacchi azzurri, al momento ancora chiusi. Molto finisce nel rigagnolo che costeggia la strada, ma tutto resta in bella vista.
Per David Moranduzzo della Lega Nord, il problema è soprattutto la scarsa sorveglianza: «Se andate alle case Itea di via 2 Giugno, i fabbricati sono assediati dall'immondizia. Purtroppo c'è chi alla raccolta differenziata preferisce l'abbandono e qui ci vorrebbe un controllo più severo dei vigili urbani».
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