Canezza e Canale salutano  i parroci che se ne vanno 

Gli adii. Per padre Marco Demattè e don Dario Sittoni il grazie commosso delle comunità La messa solenne si è conclusa in entrambi i casi con una festa che ha coinvolto le associazioni


Fernando Valcanover


Pergine. Le comunità di Canale, Castagné S.Vito, Castagnè S. Caterina hanno affollato ieri la chiesa di Canale per testimoniare la riconoscenza a Padre Marco Demattè, il loro amministratore, che celebrava la Messa di commiato dopo 5 anni di attività pastorale. In chiesa ad accoglierlo i bambini della catechesi, tante famiglie, il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer e la vice Daniela Casagrande, i fiduciari di Canale, Luciano Biasi, di S.Vito, Sandro Gretter, di S. Caterina, Maurizio Eccher, di Valcanover, Dario Cattarozzi.

Padre Marco ha fatto il suo ingresso in chiesa in forma processionale, iniziando a celebrare la Messa. All’omelia si è avvicinato ai ragazzi, invitandoli a tener fede alla catechesi, a Gesù e al Vangelo. Invito rivolto anche ai genitori e alle catechiste, concludendo con la professione di fede. Al temine gli interventi di Giorgio Bernardi che ha rivolto un grazie a nome delle comunità e del sindaco Roberto Oss Emer che ha ringraziato il sacerdote a nome dell’amministrazione comunale, ricordando anche altri sacerdoti che lasciano le loro comunità. Saluto anche dai fiduciari e dal gruppo giovani. Il commiato si è poi concluso presso la casa sociale con il pranzo organizzato dall’Acs Canale.

Una comunità di fedeli al centro dei “commiati” dal punto di vista del curatore d’anime anche a Canezza dove ha lasciato don Dario Sittoni, che lascia la parrocchia dopo 24 anni. Ieri con lui all’altare don Antonio Brugnara che sarà il nuovo amministratore parrocchiale, “non dei soldi o della cassaforte, ha detto don Dario nel suo saluto alla comunità, ma dei beni divini, dei sacramenti, della parola di Dio”.

Il saluto di don Dario, 81 anni a dicembre, è stato denso di significato. Ha ringraziato la comunità “per il sacco di bene che mi avete dato, ha detto, per la vostra condivisione dei progetti di aiuto agli altri: l’opera di padre Dario in Messico, e dell’adozione a distanza di una bimba in Uganda”. Ha ringraziato i chierichetti, le sacrestane Maria prima ed Elisabetta poi, la Corale, Canezza.it che raggruppa le associazioni e le famiglie di Canezza. Il suo dire è stato, come sempre, costellato di qualche battuta. A nome della comunità, ha poi parlato Paolo Carlin che ha ricordato il giorno del suo arrivo, il 25 settembre 1995, l’inizio di una amicizia durata 24 anni, di un percorso che si è rivelato prezioso e continuo. Ha ricordato che don Dario è stato un “maestro” per la comunità, dotato di un particolare senso di umanità sfociato appunto in un’adozione a distanza la cui documentazione (e finanziamento) gli è stata poi consegnata. Non ha dimenticato di ricordare il ruolo che don Dario ha avuto come insegnante (lo stesso vescovo Tisi è stato suo alunno). Don Antonio ha avuto parole di saluto e ha ricordato anche il momento delicato che la Chiesa attraversa per la mancanza di sacerdoti. A Canezza, celebrerà la Messa (qualche volta) lo stesso don Antonio ma ci sarà anche don Tiziano di Trento. Il commiato si è concluso sul sagrato con il taglio della torta con la parola “Grazie”.













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