Candidato sindaco, a Trento acque agitate nel centrodestra. Patt e FdI: «Tempo scaduto»
Gli autonomisti: «Lunedì decideremo come presentarci alle elezioni del 4 maggio». Urzì: «Troppi rinvii che abbiamo dovuto subire»
TRENTO. Il candidato sindaco a Trento ancora non c’è e le acque si fanno agitate nel centrodestra. E’ il Patt a dare voce al disagio: «In merito alle elezioni comunali di Trento e alla scelta del candidato sindaco, la sezione Patt di Trento, in accordo con la segreteria politica provinciale, chiarisce che "il toto-nomi, le candidature emerse sui media sono totalmente prive di fondamento, non solo allontanano gli elettori dalle urne, ma contribuiscono alla confusione», si legge in una nota.
Il Patt deciderà in merito lunedì prossimo. "Come Patt ci siamo impegnati fin da subito per cercare il miglior candidato in grado di attuare una visione della città meno ideologizzata e più vicina ai bisogni dei cittadini. Per vari motivi la ricerca di questo candidato si è protratta più del previsto, ma non viene meno il nostro progetto. Non viene meno neppure la capacità dei partiti e dei movimenti di questa città di poter decidere in autonomia il candidato senza ingerenze esterne. Abbiamo atteso le dinamiche interne dei partiti nazionali, così come quelle dei partiti territoriali. Ora siamo giunti alla fine del tempo massimo. Lunedì la nostra sezione si riunirà e deciderà che candidato sostenere e in che modo presentarsi alle elezioni comunali. Se per quel momento vi saranno passi in avanti degli altri partiti sarà prioritario garantire la tenuta della coalizione. In caso contrario decideremo di conseguenza certi che sapremo comunque rappresentare i cittadini del capoluogo dando loro risposte ai bisogni e alle richieste che avanzeranno", così Giordana Detassis, segretaria politica del Patt Trento.
Al Patt si accoda Fratelli d’Italia. "Ho apprezzato molto il comunicato odierno del Patt che rileva un profondo disagio per lo stallo nella trattativa per il candidato sindaco di Trento", così il deputato Alessandro Urzì, coordinatore regionale del partito di Meloni. "A dire il vero non c'è più nemmeno una vera trattativa a livello locale, con profondo dispiacere anche per Fratelli D'Italia già manifestato nei giorni scorsi, essendo stato a Roma (al tavolo nazionale) che la Lega ha avanzato il nome dell'amico Mirko Bisesti, assessore del Carroccio. Proprio per amore della coalizione, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a discutere anche di questa opzione, senza pregiudiziali, senza però mancare di rilevare come è da un mese che Fratelli D'Italia aveva posto sul tavolo l'autorevole nome di Ilaria Goio, una personalità peraltro al di sopra delle appartenenze ai singoli partiti, pur essendo una coerente espressione del centrodestra", continua Urzì. “A Trento, al contrario di Bolzano, abbiamo atteso per mesi una dichiarazione di disponibilità su una proposta fatta da altri che non è mai arrivata. Per onestà intellettuale va ricordato che la proposta oltre che dalla Lega veniva anche dal Patt. Questo per dire che comprendiamo l'insofferenza attuale del Patt per una situazione che è figlia della lunga serie di rinvii che purtroppo anche Fratelli D'Italia ha dovuto subire. Ma che non ci fanno perdere il nostro inguaribile ottimismo", conclude Urzì.