«Calderoli a Palazzo Trentini visita istituzionale o di partito?»
TRENTO. Una visita che sarebbe avvenuta «in una cornice di grande estemporaneità, infrangendo così ogni minima regola di Protocollo». Così scrive il consigliere Pd Luca Zeni in un’interrogazione che...
TRENTO. Una visita che sarebbe avvenuta «in una cornice di grande estemporaneità, infrangendo così ogni minima regola di Protocollo». Così scrive il consigliere Pd Luca Zeni in un’interrogazione che ha come oggetto la visita - domenica 6 gennaio - del vicepresidente del Senato Calderoli, a palazzo Trentini. Dove è stato ricevuto dal presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder. E per analizzare la situazione, Zeni parte da quanto previsto dal «Manuale del Cerimoniale e del Protocollo di Stato» in uso nelle amministrazioni italiane di ogni ordine e grado. Che prevede che «al colloquio se l’Ospite è da solo viene ricevuto dal solo padrone di casa, mentre eventuali collaboratori interverranno soltanto se presenti gli omologhi». Zeni si chiede « come mai il vice presidente del Senato viene ritratto nella foto ufficiale in compagnia di tutta la delegazione consiliare del partito di appartenenza (la Lega, ndr) , indicando in ciò una implicita valenza politica e non ufficiale dell’incontro». Incontro avvenuto, sottolinea Zeni, a Palazzo Trentini, quindi in una sede istituzionale e non in una sede di partito. E chiede di sapere quindi la natura dell’incontro, quali risorse professionali del Consiglio provinciale abbia mobilitato e a che titolo vi abbia partecipato una delegazione di partito.