IL CASO

Caldaista raggira anziana e si fa dare 29 mila euro 

L’uomo, tra l’altro evasore totale dal 2008, aveva convinto la donna  che il suo impianto non era in regola e aveva bisogno di lavori di manutenzione



TRENTO. Un caldaista le ha spillato ben 29 mila euro in un anno facendole credere che il suo impianto non era in regola e che rischiava fortissime multe della Provincia. La vittima è un’anziana della Valsugana che sarebbe stata raggirata da un caldaista della zona di Levico, tra l’altro evasore totale dal 2008. L’uomo ha tenuto in scacco l’anziana per un anno. In questo periodo gli ha rilasciato 29 ricevute per un totale di 29 mila euro. Ma, alla fine, al figlia della donna ha presentato denuncia e la Guardia di Finanza di Borgo ha interrotto il crudele e odioso raggiro denunciando il caldaista per truffa alla Procura.

L’uomo, difatti, avrebbe ingannato l’anziana riuscendo ad ottenere il versamento da parte della stessa di un ingente somma di denaro per ipotetici lavori di manutenzione. Dopo la denuncia, la Finanza ha effettuato una perquisizione personale e locale nei confronti dell’indagato. Sono emersi nuovi elementi che hanno spinto la Finanza a trasformare le accuse in circonvenzione d’incapace.

Infatti, il caldaista, abusando della fiducia che l’anziana riponeva in lui, l’ha convinta a pagare costosissimi compensi per lavori di manutenzione non sempre necessari ed in parte mai effettuati.

Nell’arco di circa un anno, il caldaista aveva consegnato alla donna – per l’incasso – 29 ricevute fiscali per un totale di circa 29.000 euro (pur risultando evasore totale dall’anno 2008).

In particolare, l’uomo approfittava dell’ansia e delle paure della vittima, generate dalla “minaccia” di gravi sanzioni pecuniarie da parte degli uffici della Provincia, anche attraverso telefonate di improbabili dipendenti della Provincia . E questo è un elemento che viene approfondito dalla Finanza per individuare eventuali complici.

L’anziana signora, soggiogata, non riusciva a confidarsi con i propri cari che, insospettiti dalle continue richieste di prestiti di somme in denaro contante, e da un’insolita condizione di disagio che dimostrava la donna, riuscivano finalmente a farsi raccontare ciò che le stava accadendo nell’ultimo anno.

Per questo motivo, la Guardia di Finanza non solo ha denunciato l’uomo per circonvenzione di incapace, ma ha anche chiesto la confisca dei beni del caldaista fino alla concorrenza dei 29 mila euro che l’uomo è riuscito a farsi consegnare dalla sfortunata signora che era sua vittima.













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