Calano i furti, crescono le violenze
La città in numeri: nel 2016 bene il turismo e gli spettacoli, giù i visitatori dei musei. I trentini invecchiano e sono più soli
TRENTO. Diminuiscono i delitti commessi, ma la parte del leone la continuano a fare i furti. Aumentano in modo preoccupante violenze sessuali e lesioni, diminuiscono i ricoveri e le giornate di degenza. Cresce l’offerta di spettacoli, cala però il numero dei visitatori dei musei e delle presenze in biblioteca. L’età media della popolazione è sempre più alta e le persone che vivono da sole sono quasi la metà del totale. È questa la realtà a luci ed ombre fotografata nell’annuario statistico del Comune di Trento, presentato ieri alla presenza del sindaco Alessandro Andreatta e dell’assessore alle attività economiche Roberto Stanchina. I dati si riferiscono al 2016 e sono una panoramica sulla popolazione e la composizione delle famiglie, sull’istruzione, sulle attività culturali e del tempo libero, sui reati, l’ economia e la sanità, collegate anche alla cura dell’ambiente.
Un’analisi che conferma come la popolazione invecchia e come aumentano le famiglie composte da una sola persona. Se i residenti del comune di Trento sono 117.417 nel 2016 (l’aumento è di 100 persone, corrispondenti allo 0,1%) cresce l’incidenza della popolazione oltre i 65 anni (è il 22,3% del totale, mentre nel 2000 era del 18%), aumenta anche quella oltre gli 80 anni (pari al 6,9%, mentre nel 2000 era del 4,4%). L’età media dei trentini è di 44,3 anni (nel 1990 era 39,2, nel 2000 era 41,8). Sono 21.353 le persone che vivono sole e rappresentano il 40% del totale (nel 1990 erano il 28%, nel 2000 il 32,6%).
Gli stranieri rappresentano il 10,9% (in leggero calo rispetto al 2015, erano l’11,2%), ma il calo va di pari passo con l’aumento dell’acquisizione della cittadinanza italiana: sono state 91, con una crescita del 23,8% rispetto al 2015. Passando ai reati, il numero dei delitti nel 2016 è di 6.076 e sono calati del 6%: i furti rappresentano la fetta più grande (56,4% del totale), ma sono in calo dell’ 8,2%. Il dato preoccupante è l’aumento del 13% le violenze sessuali, private, minacce.
Gli stranieri denunciati sono 981 e sono il 42,3 del totale (+9,9%). Cresce l’offerta culturale: sono 9.580 gli spettacoli (+7,7%), ma la spesa del pubblico cala del 3,9% (la maggior parte degli spettacoli sono le attività cinematografiche). In forte calo la presenza di pubblico nelle biblioteche comunali (– 10,2%), come i prestiti (-3,7%), ma il calo fanno sapere dall’ufficio statistica, può essere imputabile alla revisione del sistema dei conteggi. Altro calo consistente è quello dei visitatori dei musei, in particolare del Muse (553.051 persone, - 5,2%), mentre crescono i visitatori della Fondazione Museo storico del Trentino (24.216, +8,8%) e del Museo Diocesano (49.623, +7,9%).
Aumenta anche il numero dei laureati: 3.576 totali (nel 2015 3.526, nel 2008 2.367).
Dati positivi per il turismo: nel 2016 gli arrivi sono stati 256.900 (+7,9%), le presenze 532.931 (+6,1%) negli alberghi, 63.444 gli arrivi (+ 15,8%), presenze 422.051 (+3,9%) nell’extralberghiero. Sul fronte ambientale, cresce la raccolta differenziata, all’81,5%, la qualità dell’aria dopo una netta contrazione tra il 2013 e 14 (7 superamento dei valori di Pm10), si è passati nel 2015 a 25, per poi calare a 19 nel 2016. (sa.m.)